Busalla. Il 20 marzo (martedì prossimo) scade il termine disposto dal soggetto attuatore (quello che gestisce l’emergenza profughi per conto del ministero) per presentare la cosiddetta “manifestazione di interesse” prima della gara che affiderà, tra gli altri, i 30 ospiti del Frugone al nuovo gestore.
I Comuni, il Distretto e la Regione, quindi, hanno una settimana per individuare strutture diverse dal Frugone e comunicarlo al soggetto attuatore. “Risolvendo così elegantemente una vicenda che sta cancellando la sanità in valle, mentre c’è chi si balocca negli spostamenti dei carrarmatini (il Cup a Borgo, no tutto all’Appenino, no contrordine al Frugone!) come in un Risiko tutto giocato sulla pelle dei cittadini”, spiega Marco Bagnasco, capogruppo di Busalla Democratica.
Le due opposizioni in consiglio comunale, Busalla Democratica e Busalla Domani, hanno deciso di metterci la faccia e scrivere a tutti una lettera che chiarisca i termini della questione.
“Riteniamo fondamentale che, nella piena garanzia dell’assistenza ai profughi fino alla conclusione delle procedure di riconoscimento dello status di rifugiati politici, i locali dell’ex ospedale Frugone siano liberati al più presto – spiegano Marco Bagnasco e Gianni Summa, rispettivamente capogruppo di Busalla Democratica e Busalla Domani – Chiediamo ai sindaci, al presidente del Distretto Socio Sanitario 10, al soggetto attuatore e all’assessore regionale alle Politiche Sociali di attivarsi affinché siano individuati locali idonei e modalità gestionali che consentano di restituire l’ex ospedale alla sua destinazione sanitaria, come già in accordo con la Asl 3, che ha effettuato presso la struttura lavori per garantire l’apertura di una Rsa”.
Mercoledì 21 marzo, il giorno dopo la scadenza, dell’argomento si discuterà anche in consiglio comunale a Busalla. “Allora sapremo se, oltre che ciance ed interviste, c’è chi è capace anche di fatti”, concludono i due capigruppo.