Arenzano. I due volti e le due voci delle primarie arenzanesi, Patrizia Grillo, candidata del Partito democratico e Anna Maria Biorci, l’indipendente sostenuta da Sel.
La prima scura in volto, voce roca. Il risultato è una ferita che traccia una voragine tra le due contendenti, dopo una campagna molto dura.
“Commento semplicemente che i risultati sono chiari – dice Grillo, per aggiungere laconica – il nostro progetto politico finisce qui, il progetto di rinnovamento del Partito democratico di fare una nuova politica ad Arenzano, finisce qui. Per me non è soltanto la sconfitta alle primarie ma la fine di un lavoro lungo tre anni, mi ritiro in buon ordine”.
Questa la presa di coscienza del risultato, ma poi Patrizia Grillo aggiunge altro, facendo una distinzione netta tra la sua linea politica e quella della vincitrice.
“Io ho sempre fatto la politica della coerenza, una politica lineare, delle appartenenze, noi abbiamo sempre lavorato per un progetto, l’altra mi pare la politica dei salta fossi”.
La vicinanza a Gambino e all’attuale amministrazione forse non l’ha agevolata, ma c’è un passo in più che Grillo dichiara con fermezza: “Noi [prima delle primarie, ndr] abbiamo firmato un patto, ma io mi ritiro, la Biorci ha espresso la sua opinione su di me, dunque io prenderò le miei decisioni personali che sono quelle di passare la decisione agli altri”.
Insomma, Grillo non sarà una delle sostenitrice della candidata del centrosinistra, che è invece raggiante: “Non mi aspettavo una vittoria nettissima, ma ci speravamo tanto perché è la novità, assolutamente la novità”, poi aggiunge “per me è la politica della gente, di tutti quelli che ci hanno creduto, di quelli che si sono appassionati a cambiare un po’ il sistema, abbiamo giocato bene, tutti assieme e assieme abbiamo vinto”.
Poi un’ultima presa di posizione netta: “A Gambino non chiedo nulla, e lui non mi ha chiesto niente, però mi ha fatto i complimenti”.