Premio Giovanni Rebora: a Massimo Montanari il riconoscimento alla carriera, pronti i sei finalisti

giovanni rebora

Genova. Si avvicina la serata conclusiva della prima edizione del “Premio Giovanni Rebora”, nato per onorare l’opera e la memoria dello studioso genovese, docente di storia dell’economia e dell’alimentazione.

Un premio per un testo sulla civiltà della tavola che si avvicini alla “maniera di pensare del Professore”, in linea con il “pensiero storico-gastronomico” della Manuelina.
La cerimonia di premiazione si svolgerà domenica 18 marzo 2012 dalle ore 20 presso lo storico ristorante “Manuelina” di Recco. Gianni Carbone della Manuelina, promotore del Premio, con Federico Rebora figlio del “Professore”, hanno svelato, questa mattina in conferenza stampa, svoltasi presso la sede della Camera di Commercio di Genova, alla presenza del Presidente Paolo Odone, i nomi dei sei finalisti del Premio sezione “Autore 2012”, che andrà alla miglior opera per stile, rigore ed originalità.

Tra le molte opere pervenute, sono stati selezionati due saggi, una raccolta di racconti, due ricerche storiche ed un articolo: Laura Grandi e Stefano Tettamanti, Sillabario Goloso, l’alfabeto dei sapori tra cucina e
letteratura, Ed. Mondadori; Alessandro Carassale e Luca Lo Basso, Sanremo Giardino di limoni, Ed. Carocci; Sergio Rossi, La cucina dei Tabarchini. Storie di cibo mediterraneo tra Genova, L’Africa e la Sardegna, Sagep Editore;
Alvaro De Anna, Le memorie di Papageno, 31 scrittori raccontano i sapori della loro giovinezza, Bacco Arianna Editore;
Lorenzo Tablino, La maestra del verderame, articolo pubblicato sul settimanale Gazzetta D’Alba, settembre 2010;
Enrico Vigna, La società rurale e i suoi protagonisti, Centro di Studi Etnografici G. Rebora.

Tra questi testi, una giuria composta da Gianni Carbone, Paolo Lingua, Giulio Anselmi e Pietro Romanengo sceglierà l’opera vincitrice della sezione “Autori 2012”.
I promotori hanno deciso di assegnare inoltre per la sezione “carriera” un premio speciale a Massimo Montanari, professore dell’Università di Bologna, ritenuto a livello internazionale uno dei maggiori specialisti di storia dell’alimentazione intesa come storia a tutto campo che coinvolge i piani dell’economia, delle istituzioni e della cultura.

I vincitori del Premio riceveranno un ‘testo’ in rame (la tipica teglia nella quale si usa cuocere la focaccia col formaggio di Recco) con incise le motivazioni del premio. Non è un caso che sia stato scelto come riconoscimento proprio un simile oggetto; in questo modo, attraverso un simpatico gioco di parole, si ricorda non solo la teglia legata alla tradizione culinaria genovese, ma anche il ‘testo’ letterario.
I risultati del concorso verranno diffusi dagli organi di stampa e pubblicati sul sito: www.premiogiovannirebora.it

Fanno parte del Comitato Organizzatore: Federico Rebora (figlio di Giovanni), Paolo Lingua (giornalista e scrittore), Gianni e Gloria Carbone (ristoratori ‘Manuelina’), Mauro Boccaccio (giornalista), Franco Bampi, Pino Boero e Paolo Povero (docenti dell’Università degli Studi di Genova), Nicola Calleri (storico e scrittore), Sergio Farinelli (giornalista), Claudio Paglieri (scrittore e giornalista).

Il Premio Giovanni Rebora è patrocinato da Regione Liguria, Comune di Recco, Camera di Commercio di Genova e ONAOO (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Olio di Oliva).

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