Genova. E’ stato rinviato a giudizio per il reato di pornorgrafia minorile Luca Risso, compagno di Kharima el Marhoug, meglio nota come Ruby Rubacuori.
I fatti risalgono alla notte del 22 ottobre 2010 quando la discoteca genovese Fellini (che era di proprietà di Risso) fu teatro di uno spettacolo pornografico a cui prese parte una minorenne, cioè la stessa Ruby. L’indagine, stralcio dell’indagine della procura milanese su Nicole Minetti, Lele Mora e Emilio Fede, è affidata a Genova al pubblico ministero Luca Scorza Azzarà.
La tesi difensiva di Risso si basa su un doppio ordine di motivazioni: “Anzitutto – spiega Paolo Scovazzi, difensore di Risso – non si trattò a nostro avviso di uno spettacolo pornografico, quindi non può sussistere il reato di pedopornografia minorile”. In secondo luogo “il tutto è avvenuto nella totale inconsapevolezza di Risso”.
Ruby non era stata ingaggiata dalla discoteca e sarebbe salita sul palco di sua volontà improvvisando lo spettacolo hard che poco più di un anno fa fece il giro d’Italia trasmesso da tutti i telegiornali.
Il giudice Massimo Cusatti ha però deciso per il rinvio a giudizio di Risso. Udienza fissata per il prossimo 11 aprile, di fronte ai giudici della prima sezione, secondo collegio penale.
“L’accusa di pornografia minorile mi sembra assurda – ha detto Risso all’uscita dal processo – sinceramente questo rinvio a giudizio non me lo aspettavo. Per i giudici sembra quasi che io sia un maniaco sessuale. Non è così”.
Questa mattina, all’udienza preliminare era presente anche Kharima El Mahroug, che ha fatto per la prima volta la sua comparsa in pubblico con la figlia Sofia, nata meno di tre mesi fa.