Genova. “Un clima di maggior fiducia sarebbe stato auspicabile nel momento in cui si tenta di individuare un partner privato che si assume il rischio di impresa per riorganizzare l’Istituto Brignole”. Lo ha detto l’assessore regionale alle politiche sociali Lorena Rambaudi, rispondendo alle accuse lanciate dalle organizzazioni sindacali e alla presa di posizione dei lavoratori che questa mattina hanno occupato l’Istituto.
“Questa amministrazione regionale – ha sottolineato Rambaudi – ha ritenuto di non restare impassibile di fronte ad una struttura che sta crollando, ma tentare di salvarla attraverso un nuovo piano industriale, per evitare il rischio di una perdita di 230 posti di lavoro. Quella che stiamo portando avanti non è una privatizzazione, ma una società mista pubblico-privata per mantenere in mano pubblica l’azienda”. “Un percorso molto più complicato rispetto ad una semplice esternalizzazione dei servizi – ha concluso l’assessore – che sarebbe stata molto più facile e che riserva ai lavoratori tutte le garanzie della clausola sociale sulla tutela del lavoro e dei diritti acquisiti”.