Genova. “Non c’è un domani se non c’è ieri, non c’è futuro senza Fincantieri”. Le immagini del video scorrono e mostrano la lotta dei lavoratori, in sottofondo il grido degli operai che chiedono lavoro.
E’ l’ultimo video degli Zero Plastica (Nio, Lure e G.O.Man), gruppo rap genovese, dedicato alla vertenza del cantiere navale di Sestri Ponente. La canzone s’intitola “L’acqua della mola” ed è stata realizzata dai tre musicisti hip-hop proprio dopo aver incontrato le maestranze Fincantieri.
La presentazione è avvenuta questa mattina presso il Salone del Minor Consiglio di Palazzo Ducale alla presenza di una delegazione dei lavoratori.
“Il progetto – spiegano gli Zero Plastica – nasce da una idea di Enzo Gai che ha pensato di chiederci se volevamo scrivere questa canzone. Abbiamo composto testo e musica, naturalmente dopo aver parlato con gli operai, perchè ci sentiamo parte di questa causa, ma ovviamente noi siamo rapper. Gli operai hanno collaborato sia per la copertina che per il video che si conclude con un’immagine significativa: una foto di un partigiano il giorno in cui Genova si è liberata. Si tratta di un tema che ricorre spesso nei nostri pezzi ed anche nella storia di Fincantieri. E’ una pagina di lotta, come ce ne sono mille altre, di resistenza quotidiana che deve arrivare a tutti. siamo tutti parte di queste lotte, che riguardino i diritti, la difesa del lavoro o del territorio. sono cose che dovrebbero essere trattate molto più spesso e accendere un dibattito tra i cittadini”.
“Un grande segnale di solidarietà – ha detto il segretario generale di Fiom-Cgil Franco Grondona – oltre che video e musica sentiremo poi le parole e credo che in quelle parole ci sia il senso della lotta che i lavoratori della Fincantieri hanno portato avanti. Una lotta per difendere i livelli occupazionali in questa città che temiamo siano messi in discussione. Perchè oggi parliamo di Fincantieri ma non dimentichiamo che si parla anche di Finmeccanica, Ansaldo Energia ed Sts. Si parla quindi di una messa in discussione del tessuto industriale e produttivo. Le parole, oltre che la musica, stanno proprio a significare questo senso di appartenenza al mondo del lavoro che possiede Genova”.
L’opera sarà scaricabile da internet dal sito del gruppo zero-plastica.com in modo del tutto gratuito.