Genova. “Avere un luogo di culto per i musulmani diventa oggi irreversibile, allo stesso tempo la delibera lascia aperta però la possibilità di un percorso che possa convincere, anche questa maggioranza, che non ha dato l’unanimità al progetto”. Lo ha spiegato oggi Marta Vincenzi, durante la conferenza stampa per anticipare il contenuto della pratica sulla moschea oggi in commissione.
“E’ un fatto positivo, per me che l’ho voluto fortemente e per l’assessore Ranieri che è sempre stato in prima linea su questo fronte”. Il riferimento è all’accordo fatto “con la parte dei musulmani genovesi che hanno voglia di essere musulmani europei, nel raccordo e con il coinvolgimento comunità locale” e che sarà quindi votato senza problemi. La pratica di oggi, infatti, se da una parte riconosce il percorso fatto con la comunità musulamana e quindi il diritto di costruire una moschea a Genova, “dall’altra non rende così irreversibile una scelta localizzativa che una parte della maggioranza ritiene, pur avendo fatto tutte le verifiche, anche in porto, debba essere accompagnata da processo di partecipazione”, aggiunge la sindaco riferendosi al veto posto dell’Idv sul quartiere del Lagaccio.
La Fondazione in cui si è costituita la comunità islamica, come chiesto dal Comune, resta “un inedito nella storia dell’Islam, l’idea di cittadinanza genovese e fede islamica riuniti insieme, con uno statuto europeo, e con l’impegno a riconoscere i valori della costituzione. Di questo siamo molto orgogliosi”, ha concluso la sindaco Vincenzi.
Riguardo a un possibile tavolo con i cittadini del lagaccio, Vincenzi ha poi affermato: “È stato sempre difficile interloquire con questi cittadini. Le minacce che hanno fatto alla Giunta, a me e agli assessori sono per me imprescindibili. Può darsi che qualcun’altro riuscirà a sedersi a un tavolo con loro”.