Genova. Il 22 febbraio 2012, il Consiglio di Amministrazione della Banca Monte dei Paschi di Siena, ha deliberato l’attuazione di uno specifico piano di riduzione dei costi del personale, prevedendo a titolo esemplificativo, contenimento del lavoro straordinario e delle assunzioni, contratti di solidarietà e quindi riduzione non retribuita dell’orario, mobilità interna, sospensione del sistema incentivante e del premio aziendale con l’obiettivo dichiarato, da parte datoriale, di salvaguardare i livelli occupazionali esistenti, altrimenti messi in discussione da una manovra riguardante 1.500 licenziamenti.
I sindacati dichiarano: “Con tale atto, preventivo all’apertura di un confronto con il Sindacato – oltretutto ratificato da un Consiglio di Amministrazione in scadenza – si è consumato uno strappo senza precedenti nei confronti dei Lavoratori di tutto il Gruppo, sui quali ricade totalmente il peso di una manovra iniqua e immotivata, mettendo inoltre a repentaglio il sistema di relazioni sindacali sino ad oggi vigente”.
Alla luce di queste considerazioni, le associazioni sindacali proclamano un pacchetto di 15 ore di sciopero, a partire dall’intera giornata di venerdì 16 marzo, durante la quale si terrà anche una manifestazione pubblica sulla piazza di Siena.