Grosseto. Al via la maxi udienza all’udienza per l’incidente probatorio sulla ‘scatola nera’ della nave Costa Concordia, per accertare dal punto di vista giuridico le responsabilità della sciagura della Costa Concordia. Non solo è assente il comandante Francesco Schettino, come annunciato da giorni. Ma non sono presenti neanche gli altri otto indagati allo stato attuale dell’inchiesta. Sono presenti, invece, i rispettivi legali difensori e anche alcuni dei consulenti di parte. E’ quanto risulta alla fine dell’appello fatto dal Gip per verificare i presenti nel Teatro Moderno di Grosseto trasformato in un’aula del tribunale.
I tre consulenti di Schettino sono tutti ingegneri, esperti di questioni nautiche e marittime: si tratta di Roberto Balestrieri, Domenico Lindo e Sergio Ambrosio. I tre consulenti non sono presenti all’udienza di oggi. Saranno poi coinvolti al momento di passare all’esame tecnico degli apparati che costituiscono la ‘scatola nera’.
Durante l’udienza il gip Valeria Montesarchio ha sospeso per 40 minuti e si è ritirata in camera di consiglio per decidere sulle questioni preliminari discusse dalle parti, in particolare rispetto all’esclusione dalla perizia chiesta da alcuni avvocati della Costa Crociere Spa, delle istituzioni e delle associazioni ambientaliste, non ritenendole pertinenti al procedimento come parti offese. L’avvocato De Luca di Costa Crociere ha difeso il diritto della Compagnia a partecipare all’incidente probatorio come persona offesa. Ad un altro legale che ha discusso la necessità di estendere il contradditorio ad altre persone che potrebbero essere indagate, la procura di Grosseto ha ribadito di non avere al momento altri elementi per estendere l’imputazione ai vertici della Compagnia di navigazione. Rispetto all’intera discussione, avviata dai primi interventi dell’avvocato Bruno Leporatti e dell’avvocato Giulia Bongiorno, il gip Montesarchio darà una risposta dopo la camera di consiglio.