Genova. I dipendenti delle cooperative e di enti no profit svolgono gran parte dei servizi alla persona sul territorio ligure. Solo sul Comune di Genova i tagli comporteranno la chiusura o il pesante ridimensionamento di molti servizi, con il rischio di perdere centinaia di posti di lavoro”. Lo scrivono, in una nota, i sindacati Cgil/Fp, Cisl/Fp e Uil/Fpl in merito al presidio svolto questa mattina a Palazzo Tursi dai lavoratori delle cooperative sociali che hanno nuovamente protestato pubblicamente per difendere i loro posti di lavoro ed il sistema di welfare territoriale.
“Per questi operatori – si legge nella nota – visto il grande momento di crisi economica nazionale e locale sarà difficile rientrare nel mondo del lavoro una volta espulsi. Per i cittadini il rischio concreto è di non avere più a disposizione servizi essenziali e di rilevanza pubblica, con la conseguenza di veder crescere e diffondersi un grave disagio sociale”.
Una delegazione di lavoratori è stata ricevuta dagli assessori comunali al Bilancio e ai Servizi Sociali i quali “hanno rassicurato circa l’intenzione dell’amministrazione di considerare prioritari i Servizi Sociali nella costruzione del bilancio del Comune di Genova e di non voler procedere ad alcun taglio dei servizi; nel caso in cui fossero comunque necessari degli interventi di riorganizzazione degli stessi sarà aperto un tavolo di confronto con le Organizzazioni Sindacali, al fine di individuare le soluzioni più idonee al mantenimento dei livelli di assistenza e dei diritti dei lavoratori”.