Cronaca

La scure dei tagli su Amt, sindacati convocati in azienda: “Non faremo sconti né prima, né dopo le elezioni”

autobus amt

Genova. A tre giorni dall’ultimo sciopero del trasporto pubblico ligure, i tranvieri genovesi sono di nuovo in stato di agitazione. Nei corridoi si rincorrono voci e indiscrezioni delle ultime ore: a breve Amt potrebbe comunicare tagli al servizio e azioni dirette su accordi già stipulati e sui contratti. A mettere in allarme sindacati e lavoratori è stata l’anomala convocazione ricevuta per lunedì mattina alle 9 in direzione aziendale, alla presenza di alcuni membri del Cda, contingenza, questa, capitata solo in determinate occasioni.

“Uno scenario del genere fa presagire una comunicazione diretta ai sindacati – commenta Antonio Cannavacciuolo, Uiltrasporti – tenendo conto della disastrosa situazione economica in cui versa l’azienda ci sono solo due strade per reperire risorse: o una revisione degli accordi, in cui insieme al Comune facciamo anche noi la nostra parte, oppure Amt comunicherà che entro due mesi non è più in grado di gestire il servizio”.

Si preannunciano due giorni di attesa, carichi di preoccupazione, senza che da azienda e Comune trapeli conferma o smentita. Nonostante l’invito alla prudenza “aspettiamo gli atti ufficiali”, i sindacati mettono comunque le mani avanti: “Il disastro economico non lo possono pagare né i lavoratori né i cittadini”. Per tenere il polso, il personale non in servizio lunedì manifesterà sotto la sede di via Bobbio.

“L’augurio è che la dirigenza ponderi bene le cose da dire – aggiunge Cannavacciuolo – a fronte di un attacco forte, risponderemo in maniera altrettanto forte. Se uscissero fuori proposte per così dire provocatorie, il clima nel prossimo mese non aiuterà certo la competizione elettorale”.

In attesa della risposta da parte dei candidati sindaco, tuttora non ancora pervenuta, il messaggio sindacale è chiaro: “a qualcuno non venga in mente di soprassedere ora e riproporre il piano a elezioni compiute, non faremo sconti né prima, né dopo”. La crisi strutturale di Amt “non l’abbiamo creata noi. Chi accusa i tranvieri di essere sovrapagati sbaglia, costiamo né più né meno di altre categorie”.

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