Genova. Qualche settimana fa Sunia e Apu hanno denunciato pubblicamente il dato relativo agli appartamenti sfitti di proprietà dell’Inps e dell’Inpdap, denuncia alla quale ha risposto il direttore regionale dell’Inps riconducendo il problema alle pratiche burocratiche inerenti le operazioni di vendita e di affitto.
Per cercar di dirimere la questione e rendere possibile l’utilizzo di tali abitazioni sfitte da parte dei cittadini, Sunia e Apu hanno chiesto un incontro al direttore che si è svolto la scorsa settimana. Durante la riunione è emerso come il trasferimento delle proprietà degli immobili dall’Inpdap all’Inps, istituto referente per la previdenza e anche di questa partita, non sia ancora avvenuto.
“Crediamo sia profondamente sbagliato lasciare questo patrimonio ai tempi delle burocrazia statale, in quanto oltre a non rispondere alla esigenze della popolazione, gli immobili non utilizzati rappresentano un costo per le casse previdenziali e quindi per la collettività – spiegano Sunia e Apu – L’azione delle strutture sindacali degli inquilini e assegnatari, coordinandosi con le rispettive strutture nazionali, è quella di promuovere manifestazioni di protesta nei confronti del governo per poter garantire un riordino della situazione immobiliare portando a razionalità la gestione del patrimonio”.
Intanto continua il censimento di queste abitazioni promosso dalle scriventi associazioni, censimento che vede di giorno in giorno aumentare il numero delle case sfitte a Genova.