Genova. Dopo un litigio con il socio, un esercente di origine asiatica avrebbe sequestrato la moglie del collega chiudendola nel negozio con la sua bimba di 14 mesi per circa venti minuti. La donna avrebbe poi attirato l’attenzione dei passanti e, secondo quanto si è appreso, sarebbe stato lo stesso esercente ad aprire la saracinesca del negozio facendola uscire.
E’ quanto sostiene l’accusa nei confronti dell’uomo oggi rinviato a giudizio dal gip con l’accusa di sequestro di persona aggravato dall’aver commesso il fatto anche ai danni di una minore.
Il processo è stato fissato al 7 giugno davanti alla prima sezione penale del tribunale. L’uomo era già stato rinviato a giudizio per violenza privata ma il giudice aveva rinviato gli atti al pm perché procedesse per sequestro di persona.