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Genova, in Provincia il punto sulla dieta mediterranea: l’appeal dei prodotti liguri sul mercato

pesto

Genova. Pieni di gusto, salute e tradizione, tracciabili dalla semina al piatto e coltivati sul territorio. Sono i prodotti locali liguri sui quali si farà il punto a Genova – con un convegno in Provincia fra alimentazione mediterranea, educazione al gusto, scelta dei prodotti locali e strategie per la loro valorizzazione sui mercati – organizzato dall’assessorato all’agricoltura in collaborazione con Coop Liguria, lunedì prossimo, 12 marzo alle 14.30 nella sala del Consiglio di palazzo Doria Spinola (largo Eros Lanfranco 1) aperto
dalla vicepresidente Marina Dondero, con la partecipazione di Vittorio
Ramazza, responsabile nazionale Coop per lo sviluppo e l’innovazione e gli interventi di molti esperti, rappresentanti di aziende, categorie e associazioni.

“Un appuntamento molto importante per valorizzare il gusto, i prodotti locali e corrette scelte alimentari – dice Marina Dondero – pienamente integrato con i programmi e le azioni promosse e sostenute dalla Provincia in questi anni per l’agricoltura, le produzioni locali e la biodiversità che con il progetto Alla Ricerca del Gusto abbiamo fatto conoscere‘ sul campo’ a migliaia di bambini e
ragazzi, in collaborazione con scuole e aziende agricole, dando vita anche alla rete degli orti scolastici. E una Provincia mediterranea come Genova non poteva dimenticare uno dei tesori della dieta mediterranea, l’olio extravergine d’oliva: per questo abbiamo contribuito a far rinascere oltre dodici ettari di oliveti abbandonati in Val Petronio e i loro interventi di riqualificazione, finanziati dalla Regione sulla base della ricerca coordinata e finanziata dalla
Provincia con gli enti locali della Val Petronio e affidata alla Cooperativa degli olivicoltori sestresi, sono un modello per il territorio che stiamo lavorando per estendere anche ad altre aree provinciali”.

A tutto campo, è il caso di dirlo, l’impegno della Provincia in agricoltura: dal basilico (l’ente ne ha realizzato anche il primo parco tecnologico-agricolo a Villa Sauli Podestà) al latte crudo, ai latticini, alle carni prodotte nelle vallate, alla riscoperta di varietà tipiche di vigneti, come lo cimixa (o scimiscià) che dal
2003 è stato iscritto come cultivar specifica nell’Albo Nazionale delle Varietà di Vite.

Il convegno di lunedì prossimo, aperto da Marina Dondero (Alla ricerca del gusto. Scuola, territorio, agricoltura: un’esperienza unica) proseguirà, moderato da Carlo Tacchetti, presidente del corso di studi in Biotecnologie dell’Università di Genova, con gli interventi di Paolo Gasparini e Cristina Zadro
dell’Università degli Studi di Trieste (La genetica del gusto: preferenze alimentari, geni e salute); di Marina Vignolo dell’Università di Genova – Istituto Gaslini (Efficacia – ed inefficacia – dell’educazione alimentare.

La necessità di una cultura del gusto) e di Vittorio Ramazza, responsabile per sviluppo e innovazione di Coop Italia (tracciabilità delle materie prime e
controllo di filiera). Seguirà alle 16.30 la tavola rotonda, moderata dal giornalista Mauro Boccaccio “Alimentazione mediterranea e prodotti liguri” che metterà a confronto esperienze, professionalità e punti di vista sugli approcci culturali per la valorizzazione dei prodotti locali su mercati in costante evoluzione e su quanto l’appeal culturale di cui godono si traduca in pratica nei comportamenti alimentari quotidiani.

Parteciperanno Paolo Bellantoni del Pastificio Novella, Mauro Bruzzone, vice presidente Coop Liguria, Cristina Giusso responsabile Parco del Basilico, Giorgio Lazzaretti direttore del Consorzio tutela olio Dop Riviera di Levante, Giancarlo Muzio, vice presidente Coop Olivicoltori Sestresi, Graziella Pastorini
amministratore del Caseificio Val d’Aveto, Marina Peirano amministratore Creuza de ma’ e Alessandro Triantaphillidis, presidente Aiab Liguria.

Il coordinamento scientifico della giornata è del nutrizionista e saggista Maurizio Sentieri e di Matilde Borriello, docente di tecniche di biochimica dell’Alimentazione all’Università Federico II a Napoli.

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