Genova. Il Comune di Genova dedica la Festa della donna a Rossella Urru, la cooperante italiana rapita in Algeria lo scorso 22 ottobre, sembra da alcuni estremisti islamici.
“Abbiamo accettato l’invito che Anci nazionale ha lanciato su richiesta di tutti i Comuni della Sardegna – spiega l’assessore Roberta Papi – anche noi lanciamo l’appello per la liberazione di questa giovane donna, che sta vivendo una situazione straziante. Abbiamo gioito quando credevamo che fosse stata liberata e ora tutto è ripiombato in questo angosciante silenzio. Dedichiamo a lei questa giornata, sperando che la sua vicenda possa risolversi definitivamente al più presto”.
L’8 marzo a Genova è stata anche l’occasione per premiare i vincitori del concorso “Corpi nella pubblicità: un altro modo è possibile”. “Lo scopo era quello di dimostrare che i prodotti possono essere pubblicizzati anche senza ricorrere per forza all’abuso dei corpi, soprattutto quelli delle donne, ma anche quelli degli uomini – spiega Papi – i ragazzi hanno compreso appieno questo obiettivo e siamo molto soddisfatti”.
Le vincitrici sono tre studentesse, Laura Foschillo, Amanda Pallotta e Laura Ravizzache, che hanno creato un manifesto pubblicitario dove la pubblicità del rossetto viene fatta attraverso l’immagine di una donna che bacia un delfino. “Il rossetto resiste all’acqua e quindi quale immagine migliore di una donna che bacia un delfino – spiegano – bisogna smetterla con quelle immagini sbagliate, soprattutto di donne anoressiche, che possono anche indurre le giovani ad intraprendere comportamenti sbagliati”.