Politica

Elezioni Genova, Vinai: “Con una squadra unita e forte si può battere anche il Barcellona e Doria non è il Barcellona”

Genova. “Un incontro molto buono, amichevole”. Pierluigi Vinai non scioglie le riserve sulla sua disponibilità a correre come candidato sindaco, ma svela alcuni contenuti del vertice con Gianni Barci, coordinatore metropolitano del Pdl, che ieri, per conto del partito, ha ufficializzato la richiesta sul suo nome.

“Il Pdl si deve impegnare, come mi è stato garantito, a fare liste più forti possibili – spiega Vinai – in cui anche i maggiori esponenti scendano in campo per Comune e Municipio”, affinchè si capisca, senza equivoci, “quanto sia sentito l’impegno sulla mia eventuale candidatura”, sottolinea il vicepresidente della Fondazione Carige.

Il nodo da sciogliere è uno: la squadra dovrà essere forte e unita, per sostenere a tutto tondo Vinai Sindaco, appoggiato da Pdl e altre liste civiche, in cui prevalga la caratura delle persone e non dei simboli.

Vinai ha preso quindi altro tempo, fino a domenica alle 11. Il periodo necessario per sondare il terreno e capire se questo “grande progetto civico, nuovo, non sommatorio di sole sigle, ma in grado di dare speranza per il futuro” sia fattibile.

“Se nelle prossime ore avrò conferme adeguate in questo senso – dichiara – la mia risposta sarà positiva, altrimenti il Pdl sarà libero di correre con un candidato di bandiera e io non parteciperò all’agone elettorale”.

Stabilite le condizioni, secondo il segretario Anci Liguria, non dovrebbe verificarsi il pericolo sfaldamento, già sperimentato in altre realtà. “Non credo che accada, se davvero vogliono provare a dare un reale contributo al cambiamento di questa città – sottolinea riferendosi al Pdl – devono fare un investimento importante, diversamente vuol dire che a qualchuno va bene così, ma allora molto meglio che emerga subito”, avverte. E aggiunge: “credo invece che le liste del Pdl saranno le più forti possibili. Del resto, è nell’interesse del partito, di Barci e di Scandroglio, esprimere il meglio”.

Nel caso la risposta fosse affermativa, Vinai correrebbe dunque per lo scranno più alto di Tursi, appoggiato da liste civiche e dal Pdl. Difficile, se non impossibile, immaginare anche l’arrivo, in extremis, della Lega Nord. “Hanno espresso un deciso intendimento a correre da soli – commenta – inutile stare a a immaginare scenari diversi”.

Infine uno sguardo a Marco Doria, l’outsider vincitore delle primarie del centrosinistra e uno dei possibili sfidanti. “Tutti sono battibili, anche il Barcellona lo è – conclude Vinai – e Doria non mi pare il Barcellona”.

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