Politica

Elezioni Genova, Rixi: “Unico candidato del ponente, contro la cricca dei poteri forti”

edoardo rixi

Genova. “O Genova si sveglia e crede in se stessa, o ritorniamo indietro”. Edoardo Rixi, da un paio di ore, è ufficialmente il candidato sindaco della Lega Nord per le elezioni amministrative di maggio.

L’endorsement del leader Umberto Bossi era atteso lunedì ma, spiega Rixi, “avevo due importanti appuntamenti con i precari dell’Ist e con il Centro Trapianti, eccellenza che le scelte dissennate della giunta Burlando rischiano di cancellare, e ho deciso di anticipare”.

La Lega Nord scioglie quindi le riserve mandando in campo il consigliere regionale, in ritardo rispetto agli altri avversari, non sul programma e sul disegno di Genova. “Ha bisogno di una trasformazione profonda rispetto agli ultimi quarant’anni. Il mio è un appello alla città e a tutti quelli che hanno voglia, davvero, di cambiarla”.

Il candidato del Carroccio sarà infatti appoggiato da “La Nostra Genova”, una lista civica “non politica”, ma composta dalla “Genova che lavora e che vuole il nuovo”, in grado “di offrire anche un futuro alle giovani generazioni, si spera non più costrette ad andarsene”.

Ma non solo. “C’è una parte di città che non è rappresentata ed è per questo che ho deciso di candidarmi”. L’universo delle piccole imprese, degli artigiani, dei precari. “Tutti quelli che complice la crisi economica stanno subendo il declino della città, iniziato ben prima del 2008, e poi continuato con la chiusura sempre più frequente delle aziende, a cui sono subentrati in massa i centri commerciali. Senza contare gli imprenditori fuggiti, come Malacalza perché la città non era in grado di offrire”.

“Non possiamo più permeccetterlo – continua Rixi – bisogna superare i veti incrociati e la cricca dei poteri foteri forti, che si muovono dietro le quinte e non sono esposti”, rincara con un riferimento ai suoi diretti avversari. Ma “non solo Vinai – aggiunge – anche Doria e il senatore Musso sono ne sono in qualche modo espressione”. A loro chiede “un confronto serio sui mezzi, strumenti del Comune ma soprattutto azioni legislative a livello nazionale, per esempio, per risolvere il problema portuale di una città che era il primo scalo del Mediterraneo. In questo ho chiesto alla Lega di darmi una mano, loro?”.

La campagna elettorale è aperta. “La farò come ho sempre fatto, in mezzo alla gente, per parlare e discutere, non ho grandi finanziamenti alle spalle”.

Unico candidato del ponente, sottolinea, e “senza poteri forti alle spalle, ma solo a servizio della città”. “Mi hanno convinto le numerose richieste di chi voleva un reale cambiamento, non come gli innovatori dell’ultimo minuto – conclude – le mie posizioni sulle scelte strategiche di Genova sono quelle di tre anni fa”.

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