Arenzano. Ultime ore per la consegna delle firme per i candidati delle primarie del centrosinistra ad Arenzano, in programma il prossimo 18 marzo.
A mezzanotte scadrà il termine ufficiale, ma i giochi sono praticamente fatti a meno di improbabili sorprese dell’ultima ora. Dopo le scintille dei giorni scorsi, alle primarie si presenteranno in quattro: la candidata indipendente Maria Luisa Biorci, appoggiata da Sel, poi Patrizia Grillo, candidata ufficiale del Pd e, infine, gli “outsider” del Pd, Marco Bonavia e Vincenzo Grande, “costretti” alle dimissioni come da ultima interpretazione del regolamento del partito (i due infatti avevano presentato la propria candidatura senza raccogliere le firme interne).
A poco più di dieci giorni dal verdetto, gli animi delle due maggiori contendenti, Biorci e Grillo, sono su entrambi i fronti apparentemente sereni. “In questi giorni abbiamo raccolto molto interesse da parte dei cittadini – spiega Patrizia Grillo – è stata anche l’occasione per presentare la visione del nostro progetto”. Nessun timore di una possibile sconfitta, date le ultime debacle del Pd. “Siamo sereni, è il percorso che abbiamo scelto per ottenere la percezione del volere dei cittadini, è questo l’importante”.
Per ora, a campagna appena iniziata, prevale il fair play. “Le persone si aspettano di sentir parlare delle cose che interessano Arenzano e cercano credibilità in chi le dice, non è vero che il popolo è bue – commenta la Biorci, che ha scelto come colore l’arancione già simbolo di Marco Doria e Pisapia – la gente ha voglia di sapere e di partecipare. Si respira un’aria diversa, vedo tante persone avvicinarsi, molte donne, non vicine ai partiti ma bisognose di novità”.
E un’occhio alle primarie lo getta anche il centrodestra, alle prese con una difficile riconciliazione tra Lega Nord e Pdl. I due maggiori partiti sono infatti ai ferri corti per il candidato sindaco. “Per mesi abbiamo provato a costruire un progetto amministrativo non solo del centrodestra, ma aperto anche alla società civile – spiega Paolo Cenedesi, consigliere comunale Lega Nord – poi l’altra sera il Pdl ha dato il suo aut aut”. Ovvero: convergere sul loro candidato, l’avvocato Giuseppe Chirone.
“Hanno dettato la condizione, o mangiate questa minestra o saltate dalla finestra, e noi, abbiamo deciso. Se le cose restassero così, correremo con una lista autonoma, non vorremmo infatti che la lista del Pdl fosse il solito minestrone che permette al centrosinistra di vincere”.
La Lega per il momento ha scelto Cenedesi come possibile candidato. “Non c’entrano le vicende nazionali, noi vogliamo essere chiari con gli elettori, senza nasconderci dietro a liste civiche con forze non coerenti tra loro. Si deve iniziare a parlare di programmi, la Lega è pronta su ogni singolo tema, a partire dal Puc, primo punto della giunta Gambino e sintomo del suo stesso fallimento, dal momento che la pratica non arriverà mai in consiglio”.
Nel mezzo, le liste civiche. La prossima settimana potrebbe arrivare la conferma su Luigi Cola, ex sindaco di Cogoleto, al lavoro per creare una lista civica, sul modello di Liguria Viva di Ezio Chiesa, come paventato all’indomani della sconfitta di Cola alle primarie del centrosinistra cogoletese. “C’è la possibilità – afferma Cola – stiamo vagliando programma e convergenza per capire se siamo tutti d’accordo, altrimenti, poi, i nodi vengono al pettine”.