Cronaca

Depuratore Rapallo, forti dubbi dei Verdi, Perfigli: “Se salta l’area Ronco problemi pesanti”

depuratore area ronco

Rapallo. Sul nuovo depuratore di Rapallo (che servirà anche Zoagli) “la conferenza dei servizi dei giorni scorsi è arrivata a un parere positivo per la scelta di Ronco sulla base di un ampio monitoraggio e di un lungo lavoro di approfondimenti tecnico-scientifico ad ampio raggio” ha detto in Consiglio Provinciale l’assessore Paolo Perfigli rispondendo a una richiesta di informazioni del capogruppo dei Verdi Angelo Spanò, molto critico sulla scelta del sito.

Per l’esponente dei Verdi “la zona è classificata come parco urbano, ci sarebbero pozzi di captazione di acque potabili a cinquanta metri dall’area dove dovrebbe sorgere il depuratore, non sarebbe rispettata la distanza dal Boate e da due rivi che il piano di bacino considera significativi e c’è un ricorso al Tar”.

Spanò inoltre “paventa la questione del debito Iren” e addirittura “rischi di fallimento” e si chiede “com’è possibile affidare la realizzazione a questa società? E se per questi problemi non riuscisse a completarlo?”

Perfigli sul depuratore di Rapallo-Zoagli ha risposto “se si vogliono, come è giusto e doveroso, realizzare queste opere fondamentali per l’ambiente e la qualità del territorio, bisogna misurarsi concretamente e con la massima trasparenza, nella scelta dei siti, anche sulle effettive possibilità di investimento e di gestione e sulla loro sostenibilità. La conferenza dei servizi ha dato parere positivo per Ronco, ma c’è un ricorso al Tar presentato da alcuni cittadini.

Il Tar lo esaminerà, tuttavia se dovesse saltare questa soluzione per Rapallo e Zoagli si aprirebbe un problema molto pesante, come le sanzioni europee che comporterebbe la mancata realizzazione dell’impianto”.

Rispetto ad Iren l’assessore ha detto “non ho alcuna notizia su difficoltà tali da mettere in discussione il futuro di quest’azienda multiregionale, solida e importante alla quale abbiamo affidato la gestione, anzi il nostro impegno è fare il possibile per ottenere risultati adeguati”.

Spanò nel suo intervento aveva allargato il campo anche all’attuazione del referendum sull’acqua pubblica e sulla
restituzione nel piano di investimenti dell’Ato anche delle quote non dovute per le zone non servite da depuratori e Perfigli ha risposto “abbiamo già assunto tutte le iniziative per restituire le quote di tariffa non dovuta ai cittadini non serviti da impianti di depurazione e siamo impegnati per verificare tutte le condizioni che diano certezza normativa e amministrativa per attuare quanto prima il referendum del giugno scorso”.

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