Genova. C’è anche un pensionato genovese di 71 anni tra le vittime di Ivan Cesario, 26enne originario di Cosenza, di professione truffatore seriale, arrestato questa mattina dai carabinieri di Andora. Un truffatore educato, apparentemente discreto, che sapeva mettere a proprio agio le vittime designate, di solito anziani o disabili, vendendo quadri taroccati e servizi inesistenti.
Alcune vittime hanno subito i raggiri di Cesario e dei suoi complici (che i carabinieri stanno attivamente cercando) da diversi anni.
L’ultimo “colpo” il 7 marzo scorso, con il tentativo di mettere in atto una doppia truffa: il mattino a Genova, quando ha fatto sottoscrivere ad un 71enne un contratto per non meglio precisati servizi con l’omaggio di un’opera d’arte di un maestro italiano per un pagamento pari a 18 mila euro, soldi che sarebbero stati riscossi in serata tramite assegno; il pomeriggio, ad Andora dal “solito” disabile, dal quale si è presentato come facente parte di un’associazione che tutela le vittime delle truffe per offrirgli il suo aiuto.
La sua spudoratezza è stata però punita: il disabile, insieme a un consulente, si era già presentato tempo prima dai carabinieri di Andora mettendoli sull’avviso. Di qui, l’appostamento, la registrazione della truffa grazie alle telecamere installate dai militari dell’Arma, e l’arresto. Nelle tasche di Cesario al momento dell’arresto i carabinieri hanno trovato un vero e proprio vademecum del perfetto truffatore con frasi presise da dire, numerate e ben studiate.
Il pensionato genovese, comunque, qualche dubbio lo aveva avuto: non fidandosi completamente e non volendo far vedere ai truffatori dove tenesse i soldi in casa, ha dato loro appuntamento la sera. I carabinieri hanno così avuto il tempo di farlo desistere dal suo intento e a non fargli pagare i 18 mila euro richiesti.