Genova. La progettazione preliminare degli interventi di messa in sicurezza e sistemazione idraulica del torrente Bisagno sarà pronta in primavera. Il tratto compreso è quello tra ponte Monteverde a Staglieno e Ponte Feritore nei pressi della Coop Valbisagno. Lo ha dichiarato oggi l’assessore regionale alle infrastrutture, Raffaella Paita, insieme al vicesindaco del Comune di Genova, Paolo Pissarello e all’assessore al traffico, Simone Farello, contestualmente all’intesa tra Comune e Regione per l’affidamento della progettazione a Infrastrutture Liguria, successiva alla delibera regionale proposta anche dall’assessore all’ambiente, Renata Briano.
Tutto è finalizzato al superamento del rischio idraulico del torrente, attraverso la realizzazione di un nuovo argine, per un tratto di circa 2 km in sponda destra e la demolizione di 4 ponti, Feritore, Guglielmetti, Bezzecca e Veronelli quest’ultimo solo pedonale e 2 passerelle pedonali. Al loro posto saranno realizzati due nuovi attraversamenti, nuovo ponte Feritore 200 metri a monte della Coop Valbisagno e nuovo ponte Carrega all’altezza della rimessa AMT Gavette. Da valutare ancora se realizzare i due nuovi ponti senza piloni, ad un’unica campata o con una sola pila.
Per quanto riguarda la viabilità si prevede la realizzazione in via Piacenza di 4 corsie di cui due esclusivamente per il trasporto pubblico, una verso monte e una verso valle, con allargamento della sede viaria di circa 3metri. Un progetto, il cui costo ammonta a 150.000 euro, 100.000 a carico della Regione e 50.000 del Comune, che dovrà tenere conto del dibattito sulla tipologia del trasporto pubblico, come previsto dai piani urbanistici comunali.
“Al termine della progettazione – ha spiegato questa mattina l’assessore Paita – si potrà lavorare alla ricerca dei finanziamenti nazionali e delle risorse aggiuntive per i cofinanziamenti, tenendo conto che da una stima effettuata l’ammontare complessivo dell’intervento si aggira sui 14 milioni di euro”. Una volta concluso, il progetto preliminare sarà consegnato al Comune che deciderà come inserirlo nella propria pianificazione.