Genova. Giornata primaverile, nonostante il vento che si alza. Cornice di pubblico da grande occasioni, Pasquale Marino che presenta come anti-Juve un 4-4-2 con Carvalho che affianca Kaladze, Rossi e Moretti laterali. La linea dei 4 a centrocampo ha Sculli, Biondini, Kuckha e Jankovic, davanti il ritorno di Alberto Gilardino con Rodrigo Palacio.
Nel pre partita striscione polemico della Nord diretto a Enrico Preziosi, riferito al costo dell’abbonamento (il più alto d’Italia).
Pronti via, Palacio buca la difesa bianconera, spara a rete e Buffon devia in calcio d’angolo. La Juve risponde con Giaccherini. I bianconeri ci riprovano al 6’ minuto con Pepe, si oppone Frey. La difesa rossoblù balla e prima Matri e poi Vuciniic hanno la possibilità di stoccare ma non sfruttano l’occasione.
Al 14’ la migliore azione della Juventus, tiro di Marchisio e grande parata di Frey, per quanto il tiro fosse centrale. Il Genoa non riesce a organizzare una controffensiva e Palacio e Gilardino sono ben controllati dalla difesa bianconera.
Al 22’ squillo di Jankovic che salta il diretto avversario prova una palla che viene respinta e riprova la botta che si spegne sul fondo. Al 26’ i rossoblù orchestrano un’ottima azione in contropiede, colpo di testa del Gila sopra la traversa. Alla mezzora, molto possesso per la Juve, ma a conti fatti le azioni da gol sono due a testa.
Il Genoa tiene la difesa molto bassa che il fraseggio della Juventus non riesce mai a perforare, ci prova allora Pirlo dai 25 metri, nessun problema per Frey. Al 35’ discussa punizione dal limite a favore della Juve, ancora Pirlo calcia alta. Passano tre minuti, intuizione di Vucinic ma Matri spreca.
Al 40’ il Genoa guadagna un’ottima punizione al limite dell’area: calcia Jankovic, Buffon para a terra. Finisce il primo tempo sullo 0 a 0, Genoa solido contro una squadra comunque pimpante.
Riprende il secondo tempo e Marino toglie Sculli e mette dentro Mesto, Jankovic dirottato a sinistra.
L’andamento della partita non sembra cambiare, la Juve attacca e il Genoa prova a ripartire in contropiede. Il primo pericolo per la difesa rossoblù arriva al 52’ da calcio d’angolo, testa di Vucinic e traversa. Al 55’ Pirlo ci prova dai 30 metri, si oppone ancora Frey. Al 57’ sono ancora i legni a salvare la porta di Frey, sul colpo di testa di Giaccherini, due minuti dopo è Pepe a cogliere lo stesso palo.
Il Genoa soffre e Marino sostituisce Jankovic con Costant. Al 63’ il Genoa si distende in contropiede, punizione dal limite dell’area destra sul contro cross seguente palla sul piattone di Kaladze e miracolo di Buffon. Il Genoa rimane in pressione nella metà campo avversaria.
La Juventus riprende a giocare e collezionare calci d’angolo: al 68’ prodigiosa parata di Frey su Marchisio. Al 75’ è una punizione potente di Kucka a obbligare agli straordinari Buffon. Dopo tanta sofferenza il Genoa sembra crederci. Al 78’ Gilardino ha la chance per presentarsi a tu per tu con Buffon, ma si allarga troppo e sbaglia la conclusione.
Gli ultimi dieci minuti la Juventus non ne ha più e il Genoa porta a casa un buon pareggio, sofferto e utile. Applausi per la squadra sotto la Nord.