Santo Stefano D’Aveto. Tre chilometri sommersi nel bianco dei cumuli di neve, alzati sulla carreggiata dalle tormente di vento gelato, e impenetrabili anche per le pale degli spazzaneve, rischiavano di lasciare isolata Gavani. Per liberare il piccolo borgo, frazione di Santo Stefano d’Aveto a quota 1.193, su richiesta del Comune è così intervenuta la Provincia di Genova con una turbina, mezzo speciale per aspirare e ‘soffiare’ via dalle carreggiate i cumuli di neve che gli spazzaneve non riescono a spostare.
“L’azione della turbina per riaprire il collegamento è riuscita – dice l’assessore provinciale Piero Fossati – anche se la temperatura di -18 gradi sotto una vera bufera di vento non ha certo facilitato le operazioni dei nostri
uomini”.
Operazioni che con i mezzi spargisale la Provincia prosegue in tutto l’entroterra, dove il termometro è sceso in picchiata sino a – 20 al passo del Biscia e a livelli polari ovunque, e dove per contrastare il rischio del ghiaccio i mezzi provinciali hanno sparso sulle carreggiate in pochi giorni oltre tremila tonnellate di sale. Il vento gelido “con vere e proprie tormente – dice Piero Fossati – forma cumuli di neve altissimi e instabili nelle zone montane più esposte e in alcuni casi al momento non è possibile procedere agli sgomberi perché la situazione non garantisce la sicurezza degli operatori.
Lo abbiamo verificato anche in queste ore: la turbina aveva iniziato gli interventi per la riapertura del Tomarlo, ma la velocità e la forza del vento tra i cumuli gelati non ha permesso di continuarli senza rischi per l’incolumità dei nostri uomini che li proseguiranno appena le condizioni del tempo lo consentiranno”. Per questo il Tomarlo (sulla provinciale della Val di Nure, tra l’Aveto e il parmense) resta chiuso nel levante, come il passo del Pescino (sulla provinciale 72 di Alpepiana tra l’alta Val Graveglia e la zona piacentina di Ottone) e il Biscia (la strada è transitabile sino ad Arzeno e alle ultime abitazioni, ma non sul valico e anche il tratto spezzino verso Varese Ligure è chiuso).
Nell’entroterra genovese restano chiusi il Faiallo e la provinciale di Olbicella (tra Tiglieto e l’alessandrino), mentre sono aperti tutti gli altri passi del territorio – dove si transita, però, solo con catene montate, come sulla provinciale dei Piani di Praglia. Tutte percorribili le altre strade della Provincia che raccomanda massima attenzione e prudenza nella guida e ricorda l’obbligo invernale – in vigore in tutto l’entroterra – delle catene a bordo.