Cronaca

Stazione unica appaltante, firmato accordo tra Prefettura e Enti locali: “Genova capofila della legalità”

Genova. “E’ chiaro, se bastasse un accordo per fermare il fenomeno delle infiltrazioni mafiose nelle opere pubbliche, sarebbe bellissimo, ma questi protocolli sono comunque importanti. Episodi come quelli accaduti a Ventimiglia e Bordighera dimostrano che senza le medicine adeguate il pericolo infezione è seriamente concreto”. Lo ha detto stamani il prefetto di Genova, Francesco Musolino, dopo la firma della dichiarazione d’intenti per la costituzione di stazioni uniche appaltanti e centrali di committenza in ambiente regionale.

Il recente scioglimento per mafia del Comune di Ventimiglia, che segue di alcuni mesi l’analogo provvedimento amministrativo che ha colpito il Comune di Bordighera, confermano, anche in Liguria, la necessità di tenere alta l’attenzione sulla criminalità organizzata e sulle sue possibili infiltrazioni negli appalti pubblici.

Va in questo senso la firma del protocollo di questa mattina da parte del Prefetto di Genova Francesco Antonio Musolino, del presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, del presidente della Provincia di Genova Alessandro Repetto e del sindaco di Genova Marta Vincenzi.

“Genova ha un tessuto sano – ha spiegato Musolino – ma mettere in piedi strumenti di controllo già a monte sulle gare d’appalto e poi fino alla parte finale, garantisce un livello di difesa più elevato per evitare che questa terra sia infettata. Nel capoluogo ligure abbiamo già sperimentato un sistema di controllo sui cantieri – ha poi aggiunto – sono tutti pezzi di un unico mosaico, un disegno complessivo per garantire legalità e trasparenza in un settore delicatissimo e che per il Ministero e le prefetture è già organizzato”.

Genova, dunque, come sottolineato dalla sindaco Marta Vincenzi, si presenta come capofila della legalità. “Partiamo da qui – ha detto il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando – ma il nostro impegno è estendere questo sistema anche alle altre Province”. Per il governatore è evidente che “la stazione unica che controlla appalti e subappalti è uno strumento molto utile perché grazie alle conoscenze della Prefettura, avremo un unico mezzo per monitorare tutti i passaggi”.

L’attività della stazione unica appaltante riguarerà non solo le costruzioni ma tutti i settori legati a forniture.
Secondo il presidente della Provincia, Alessandro Repetto si tratta di un “passo avanti”, perché oltre ad aumentare il controllo sulla legalità mette “fuori mercato i cattivi appalti e le aziende che lavorano male”.

Tre “bracci con una testa sola”: gli enti si impegnano a fornire la struttura telematica per la stazione unica appaltante che servirà alla prefettura per seguire e controllare.

“In Comune ci siamo già attrezzati – ha detto Marta Vincenzi – in giunta abbiamo modificato una parte dell’organizzazione da cui dipendono gare e appalti”. Adesso Tursi deve procedere con la modifica regolarmentare (regolamenti di aree appalti) che deve essere approvata dal consiglio comunale “che però ha già dato mandato al sidnaco di andare avanti in questa direzione”. “Non sono modifiche eclatanti ma sono attenzioni aggiuntive e valorizzazione di relazioni interistituzionali per declinare al meglio il tema della sicrezza, prevenzione e qualità appalti – ha ricordato la sindaco – una questione oggi più che mai al centro dell’attenzione per quello accaduto nella nostra regione”.

Oltre alle vicende di cronaca, non va poi dimenticato che “sono partite e stanno partendo opere importanti – ha concluso il prefetto – per il Terzo Valico ho già incontrato il delegato Cociv così come ne avevo parlato con il senatore Grillo presidente commissione trasporti”.

Il percorso per la stazione unica appaltante non sarà breve, “però conforta molto vedere come tutti gli enti abbiano immediatamente aderito. Ad esempio l’autorità portuale mi ha subito scritto che voleva già essere della partita. La sensibilità ligure è precondizione indispensabile, ma allo stesso tempo un dato incoraggiante per risultati concreti nel futuro”.

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