Sampdoria, sosta e 3 partite decisive: facciamo i conti per i play off

Scooterata tifosi sampdoria per la Serie A

Bogliasco. Si respira un’atmosfera strana al Mugnaini. Poco meno di un mese dalla fine del mercato di riparazione, molti gli acquisti arrivati. Molti lo hanno fatto con grande entusiasmo (per giocatori come Renan, Munari, Berardi, Juan Antonio vestire la maglia blucerchiata è una grande opportunità). Questi giocatori ovviamente stanno accusando la sconfitta di Torino, ma lo stanno facendo – come dire – con i piedi per terra: non hanno vissuto il clima depressivo che stritola la Samp da più di un anno, sono arrivati consapevoli che questa è una grande squadra, di blasone, sana economicamente, ma che sta vivendo un periodo difficile.

Ma loro non hanno vissuto la sconfitta contro il Werder Brema all’ultimo secondo di tutto, le bizze di Cassano e la lite con Garrone, l’addio mesto di Pazzini. No. Sono arrivati e stanno ambientandosi. Per esempio Munari e Renan hanno vinto a Grosseto, sofferto vincendo in casa con l’Albinoleffe, e poi perso immeritatamente a Torino, che sportivamente parlando è la cosa più drammatica sia loro successa in blucerchiato. Non è un caso anche, che Juan Antonio, che c’era anche nei due pareggi non entusiasmanti contro Livorno e Gubbio, a Tuttosport dichiari senza drammi: “La promozione diretta è fuori dalla nostra porta, ma i play off ce la possiamo fare”. Realismo e serenità.

Poi ci sono altri nomi, quelli che con più di un gol segnato in serie A, stanno vivendo invece un’atmosfera più irrequieta. A Bogliasco raccontano di un Eder motivato, convinto, che ieri attraverso il suo profilo twitter non ha esitato a tranquillizzare i tifosi e garantire la sua presenza per i prossimi match. Però è fuori per infortunio, non ha ancora segnato, non è stato ancora decisivo e a differenza dei suoi compagni di centrocampo sembra aver trovato più difficoltà ad abituarsi all’impianto tattico di Iachini. La situazione peggiore, forse, è quella di Pellè, che vede davanti a sé un Pozzi che comunque dà in campo il suo contributo di sudore e fatica e che fuori per infortunio continua i suoi allenamenti differenziati (ieri compiuti assieme a Eder, Castellini, Padalino, Semioli).

La sosta, per quanto si porta dietro le scorie della sconfitta, potrebbe aiutare a recuperare gli infortunati. Il ritorno in campo sarà infatti un tour de force con tre partite stavolta sì decisive: Verona, Empoli per il recupero e Sassuolo. L’amplia rosa blucerchiata sarà fondamentale per dare il giusto riposo a tutti e mantenere la squadra concentrata e sulla corda.

Facciamo due calcoli. La probabile soglia play off è di 66 punti. La Samp ora ne ha 37. Verosimilmente, se si sfata il tabù Marassi, tra Verona, Empoli e Sassuolo i blucerchiati potrebbero collezionare 7 punti, arrivando a 44. A quel punto ne mancherebbero 22 in dodici partite e non sono pochi. Allo stesso tempo la Samp avrebbe giocato con tutte le migliori esclusa il Pescara di Zeman. La Samp deve continuare sì a lavorare sul campo, ma tanto procrastinato ormai è necessario fare i calcoli. Se si raggiungessero i play off in questo modo, probabilmente la Sampdoria avrebbe con sé una freschezza e un entusiasmo con cui potrebbe competere con tutti pur da sesta qualificata.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.