Regione. “I Consultori rappresentano una realtà di aiuto soprattutto per molte donne che si trovano in un momento di bisogno e difficoltà. La nuova organizzazione voluta dalla Regione mette in crisi tutto questo. Alimenta inoltre dubbi e perplessità anche dal punto di vista dei costi che non penso, in questo modo, possano diminuire”, dichiara il consigliere regionale Raffaella Della Bianca.
“La delibera della Giunta regionale dello scorso 13 gennaio sulla riorganizzazione aziendale dell’ Asl genovese – accusa la Della Bianca – cancella uno dei servizi più efficienti del territorio. Il ridimensionamento che si vuole attuare sulla struttura dei Consultori è preoccupante, perché il loro inserimento in una logica puramente ambulatoriale non permetterebbe più di assistere in modo efficiente l’utenza più debole. Spezzettare una simile struttura complessa in sei strutture semplici, porterebbe alla perdita dell’autonomia gestionale di un’attività estremamente delicata, che richiede un’omogeneità d’intervento”.
La consigliera manifesta anche molte perplessità in merito ai costi. “Sono convinta che questa soluzione non ridurrebbe affatto la spesa sanitaria -continua la Della Bianca -. Piuttosto che pensare a cancellare i Consultori, sarebbe bene che la Giunta investisse le proprie risorse su iniziative a tutela delle fasce deboli. La proposta dell’Asl, di ridurre le 63 strutture complesse non cliniche e le 57 cliniche e di portarle a quota 45 e 33 è dispendiosa e in questi momenti di crisi economico finanziaria non mi pare sia una scelta sensata”.
“I Consultori rappresentano una realtà di aiuto soprattutto per molte donne – conclude la Della Bianca -. L’assistenza alle fasce deboli è una priorità che la Giunta e l’Azienda sanitaria genovese non possono far finta di non vedere”.