Genova. “Sono usciti dei dati interessanti, alcuni si conoscevano, altri no. Il vero problema è che l’accordo che la sanità ligure vuol fare con le aziende convenzionate è viziato da alcuni aspetti”.
Così Edoardo Rixi, capogruppo della Lega Nord in Regione Liguria, fa il punto sul vertice che si è tenuto oggi a palazzo Fieschi. Argomento del dibattere è stata la sanità della nostra regione. Alla riunione, presenti il presidente Burlando, l’assessore alla Salute Montaldo, il presidente della giunta Monteleone e numerosi consiglieri di maggioranza ed opposizione, si è discusso principalmente di costi e di convenzioni con le aziende private.
E proprio lì Rixi punta il dito: “Non si capisce come mai nella gestione diretta dei posti letto, ad esempio sulla disabilità o sugli anziani, la gestione diretta costi sei o sette volte di più rispetto a quella convenzionata. Eppure molto spesso i posti convenzionati non vengono assegnati da parte delle Asl, che preferiscono gestire i posti direttamente oppure inviare persone fuori dalla regione”.
“Manca – conclude Rixi – un controllo qualitativo sulle prestazioni delle aziende sanitarie convenzionate e bisognerebbe ampliare le convenzioni ed il mercato. Insomma, controllare che ci sia una qualità omogenea su tutto il territorio regionale. Non c’è alcun criterio di premialità”.
Un esempio per tutti, conclude Rixi: “Consideriamo la situazione del centro trapianti del San Martino. L’intenzione della giunta è quella di ridimensionare la struttura per usarla per trapianti molto complessi. Sono molto critico su questo. Il problema vero, ancora una volta, è che manca una efficace gestione dei costi ed un adeguato controllo qualità”.