Politica

Regione, Chiesa: “Pd e Pdl concordi nel beffare l’esito referendario”

ezio chiesa

Genova. “Una serie di emendamenti presentati al decreto privatizzazioni del Governo Monti, in questi giorni in discussione al Senato, vedono protagonisti esponenti del Pdl e Pd per disattendere ancora una volta l’esito referendario dello scorso anno, soprattutto per quanto riguarda la privatizzazione dell’acqua”. Con queste parole consigliere regionale Ezio Chiesa (Liguria Viva) rimarca la gravità del fatto soprattutto per quanto riguarda il Pd che, seppure tardivamente, aveva sostenuto la campagna referendaria con l’unico obiettivo di poter salire sul carro dei vincitori.

“Evidentemente nel giro di pochi mesi il Partito Democratico ha cambiato idea.Solo così si spiega l’emendamento firmato dal senatore Enrico Morando che tende ad inserire nel decreto sulle liberalizzazioni un nuovo articolo.Con tale norma si tende a revisionare la tariffa dell’acqua reintroducendo parte della remunerazione del capitale investito che invece era stato abrogata in seguito al risultato del referendum svoltosi nel giugno 2011”, prosegue.

Il consigliere regionale Chiesa (Liguria Viva) sottolinea come, ancora una volta, ci troviamo di fronte ad un vero inganno nei confronti degli elettori che in modo inequivocabile, attraverso il voto referendario, hanno espresso il proprio orientamento.

Per questo motivo Chiesa chiede ai vari candidati sindaci impegnati in occasione delle prossime elezioni amministrative di esprimersi con chiarezza sul rispetto dell’esito referendario e se intendono impegnarsi, una volta eletti, al fine di garantirne, per quanto di loro competenza, l’attuazione.

“Giù le mani da quanto hanno deciso 26 milioni di cittadini che dopo nove mesi non hanno ancora visto le loro bollette alleggerite di quel 7% relativo alla remunerazione del capitale investito – conclude Chiesa – L’acqua deve rimanere pubblica evitando l’obbligo di privatizzazione della gestione del servizio idrico integrato”.

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