Genova. In attesa di conoscere il contenuto della verbalizzazione che sarà prodotta dal Medico Competente, sui sopralluoghi in atto “presso tutti gli Uffici dipendenti dalla Questura (Commissariati compresi), che sostanzialmente confermerà le preoccupanti condizioni igienico sanitarie denunciate dal Silp Cgil” e in attesa “di conoscere le misure che saranno adottate a tutela della sicurezza dei lavoratori, chiediamo l’immediata sospensione del sevizio presso le ‘camere di sicurezza’ dipendenti dalla Divisione Anticrimine, collocate nei locali seminterrati della questura, in attesa di un immediato intervento di disinfestazione ambientale”.
Le motivazioni che giustificano ls richiesta – scrive il segretario del Silp Roberto Traverso – si limitano al solo aspetto igienico sanitario, fermo restando che i locali in argomento non rispettano i requisiti minimi di sicurezza previsti dalla normativa vigente in merito alle zone dedicate alla detenzione”.
Alla verifica erano presenti oltre a Traverso, il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione dott. Allegretti; il Medico Competente della Questura di Genova dott. Allegretti; al Dirigente Div. Anticrimine dott. Crocco.
“Entrando nei locali adibiti ad attività lavorativa si resta colpiti da un pungente ‘tanfo’ proveniente dalle camere di sicurezza – spiega ancora Traverso – I locali lavorativi oltre a non essere a norma presentano condizioni igieniche insufficienti a causa della carenza di pulizie.
Avvicinandosi alle celle di sicurezza i miasmi aumentano sino a diventare insopportabili, all’interno delle stesse abbiamo potuto riscontrare la presenza di liquami biologici e deiezioni umane di ogni tipo, presenti verosimilmente da settimane.
Riteniamo che questa gravissima situazione d’insalubrità igienica sia insostenibile sia per i lavoratori Polstato che operano in quei locali che per la dignità delle persone che per motivi giudiziari vengono detenute temporaneamente all’interno delle camere di sicurezza. Pertanto ribadiamo la richiesta d’immediata sospensione del servizio sino a quando le condizioni igieniche non saranno assicurate”, conclude Traverso.