Genova. Nove condanne a centocinquanta euro di multa ciascuna. E’ questa la richiesta del pubblico ministero nel processo per danneggiamento che vede imputati 19 tra lavoratori e sindacalisti dello stabilimento Fincantieri di Sestri ponente. I fatti risalgono al dicembre 2009. Gli imputati avrebbero forzato e danneggiato una sbarra del passo carraio antistante al cantiere.
Su 19 imputati, il pm ha chiesto 9 condanne, escludendo comunque per tutti le aggravanti. Tra gli imputati per i quali il pm ha chiesto la condanna figurano Francesco Antonio Grondona, segretario generale di Fiom-Cgil Genova, Giulio Troccoli, delegato della Fiom-Cgil e Bruno Manganaro della segreteria Fiom-Cgil.
Secondo l’accusa gli imputati, il 18 dicembre 2009, avrebbero forzato e danneggiato una sbarra del passo carraio antistante il cantiere in cui doveva svolgersi un’assemblea aperta al pubblico alla quale dovevano partecipare anche i vertici istituzionali. “Da un lato – ha detto il pm – c’é il diritto costituzionalmente garantito di sciopero e di fare assemblea ma, di contro, esiste il diritto del datore di lavoro di garantire il controllo per la sicurezza delle persone e le strutture”. I lavoratori del cantiere di Sestri Ponente erano in sciopero a causa del taglio del premio di produttività e i sindacati avevano indetto assemblea.
Davanti allo stabilimento vi erano circa 400-500 persone in attesa di entrare e la sbarra del passo carraio era stata abbassata. Il pm ha asserito che, a un certo punto, alcune delle persone in prima fila hanno forzato la sbarra, come hanno riferito alcuni testimoni, mentre per altre non vi è stata prova certa. Hanno poi parlato i difensori, l’avvocato Giuseppe Pugliese che assiste 17 imputati e Andrea Martini per altri due i quali hanno sottolineato che “non esiste la prova sulla responsabilità individuale degli imputati”.
Il processo è stato rinviato al 2 marzo per la sentenza.