Genova. Si è tenuta questa mattina l’udienza a porte chiuse con rito abbreviato, che vede imputato don Riccardo Seppia, il parroco di Sestri Ponente arrestato lo scorso maggio.
Il prete è accusato di tentata violenza sessuale su minore pluriaggravata, plurima offerta di droga anche a minorenni, tentata induzione alla prostituzione minorile e detenzione di materiale pedopornografico.
Il pubblico ministero Stefano Puppo ha chiesto in totale 11 anni e 8 mesi di reclusione oltre a 32 mila euro di ammenda. Nello specifico Puppo ha chiesto 5 anni di reclusione per il tentativo di violenza sessuale, 5 anni e 8 mesi per il possesso di droga e un anno per la cessione dello stupefacente all’ex seminarista Alfano. Le richieste del pm tengono già conto dello sconto (un terzo della pena) previsto per il rito abbreviato.
Puppo ha invece chiesto l’assoluzione per l’accusa di diffusione di materiale pedopornografico di cui Don Seppia è stato trovato in possesso perché sebbene ritrovati sul pc del prelato, non è stato possibile dimostrarne la diffusione.
Questa mattina si era parlato di un possibile dichiarazione spontanea di Don Seppia davanti ai magistrati, ma non è stato così. La sentenza è attesa per il prossimo 19 marzo.