Politica

Primarie Genova, ecco le priorità dei 5 candidati sindaco

Cogoleto - primarie PD sindaco

Genova. Cinque candidati e cinque programmi diversi. Domani si va al voto per scegliere il prossimo volto del centrosinistra per la corsa a Palazzo Tursi e gli aspiranti sindaci approfittano delle ultime ore per comunicare i loro programmi.

Si inizia con Marta Vincenzi, primo cittadino in carica, che punta sulla continuità.”Dobbiamo mettere al sicuro con un altro mandato le scelte fatte in questi cinque anni. La giunta e la maggioranza – sostiene Vincenzi – hanno espresso politiche che hanno messo al centro i bisogni dei soggetti più fragili. Lo abbiamo fatto nonostante i tagli alle risorse del Comune. Stare dalla parte dei più deboli, difendere i diritti di chi ha meno, corrisponde a un’idea di società che ancora oggi distingue il centrosinistra dal centrodestra”. E rilancia sulle priorità: “Servono un grande patto per la produzione e lavoro per rilanciare il sistema Genova”.

Le risponde Roberta Pinotti, senatrice Pd e grande sfidante: “Credo che con me il centrosinistra abbia più possibilità di vincere contro il centrodestra, anche per quell’esigenza di un cambio di passo che si avverte forte in città. Inoltre credo che saprei coinvolgere ed unire tutti i saperi e le energie: neanche il miglior sindaco è in grado di risolvere in solitudine i grandi problemi”. Le due emergenze di Pinotti, invece, sono all’insegna dell’ambiente e della sicurezza: “Come prima azione concreta predisporrei un piano per la pulizia dei rivi. Considerati i cambiamenti climatici credo che dovremmo pensare a un piano di ‘educazione’ all’emergenza per i cittadini. Inoltre riunirei le energie e le risorse della città in una sorta di Stati Generali da riunire periodicamente per valutare problemi, prospettive, risorse con una percezione più corretta possibile della situazione”.

Tocca a Marco Doria, indipendente sostenuto da Sel, finora fuori dalla politica ma pronto a combattere: “Considero l’impegno politico come un servizio alla comunità non come carriera e come ricerca di privilegi. Per questo non sono mai stato un professionista della politica. Sono un docente universitario e ho specifiche competenze acquisite grazie al mio lavoro”. E se venisse eletto? “Per prima cosa incontrerei i lavoratori del Comune – spiega Doria- per chiarire a tutti di essere impegnati nello stesso compito. Quindi, tra le diverse questioni da considerare, mi occuperei in particolare dei bisogni sociali resi più acuti dalla crisi che stiamo attraversando”.

Punta tutto sull’identità di sinistra, invece, Andrea Sassano: “Occorre ricostruire un rapporto di fiducia tra la città e la classe politica del centrosinistra. E poi rafforzare la sinistra dentro il centrosinistra. Penso ad una sinistra unita, non settaria, che vuole portare i valori dell’eguaglianza, della libertà e della solidarietà”. Le sue due priorità riguardano il funzinamento della macchina comunale e l’occupazione: “Bisogna migliorare l’organizzazione dell’Ente, al fine di metterlo nelle condizioni di lavorare meglio in funzione delle esigenze della città e dei cittadini. Le innumerevoli riorganizzazioni di questi anni anziché risolvere i problemi li hanno aumentati. Poi bisogna aprire una vertenza Genova con il Governo, per quanto riguarda la difesa dell’apparato produttivo ed industriale statale presente in città”.

Chiude Angela Burlando, sostenuta dal nuovo Psi: “Credo di aver avuto una vita lineare che può ispirare fiducia. Credo di esser capace di approfondire argomenti, di riconoscermi nella situazioni nuove e di saper mediare in quelle difficili, per questo sarei un sindaco adatto”. Trasporti e parcheggi nell’agenda di Burlando: “Innanzitutto rivedrei la situazione dell’Amt, nel senso che non è soddisfacente. Troppi non pagano il biglietto ed è necessario modificare le tariffe a seconda delle tratte. E poi rivedrei completamente il sistema dei parcheggi in città per renderlo più soddisfacente, compatibilmente con l’introduzione di nuove zone pedonali”.

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