Economia

Poste Italiane, il Pdl raccoglie la denuncia dei lavoratori: Rosso e Garibaldi scrivono ai parlamentari

poste manifestazione

Genova. Matteo Rosso e Gino Garibaldi, consiglieri regionali del Pdl, raccolgono la denuncia dei lavoratori di Poste Italiane che ieri hanno sfilato in corteo per chiedere la riapertura di un tavolo di confronto fondamentale per cercare soluzioni utili al futuro dell’azienda. Rosso e Garibaldi annunciano di aver scritto una lettera ai Parlamentari liguri per chiedere un loro intervento e spiega: “ l’attuale vision dell’azienda tutta orientata verso il profitto e per nulla ai servizi che risultano scadenti e inadeguati alle reali esigenze degli utenti, non va bene”.

Gli esponenti del Pdl infatti sottolineano che benchè oggi Poste Italiane abbia bilanci floridi purtroppo non investe sul futuro: “ come hanno anche rimarcato i sindacati manca personale e si riduce il servizio, c’è carenza di strumentazione e gli stessi ambienti di lavoro sono inadeguati”.

“Con la mia lettera – continuano i consiglieri regionali del Pdl – vogliamo portare all’attenzione dei Parlamentari del Pdl questa questione: fondamentale raccogliere l’appello dei lavoratori e la richiesta di aprire un tavolo concertativo anche in funzione di garantire servizi più adeguati alle reali esigenze dei fruitori soprattutto sotto il profilo degli orari e dell’efficienza. La perdita di 400 posti di lavoro in 4 anni è un fatto grave che mina l’organizzazione di un servizio fondamentale per tanti cittadini i quali trovano, soprattutto gli anziani, in questa azienda, anche per retaggi culturali che vengono dal passato, un punto di riferimento importante. Fondamentale infatti la capillarità sul territorio di Poste Spa, che, però sono convinto per continuare a mantenere standard di efficienza non può e non deve sottrarsi dall’investire risorse economiche preziose”.

“L’appello dei lavoratori delle Poste che toccano con mano il disagio e le necessità concrete degli utenti non può e non deve rimanere inascoltato. Ci auguriamo che i Parlamentari si prendano carico la questione”, concludono Matteo Rosso e Gino Garibaldi.

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