Genova. Quartiere residenziale di Genova, con un clima particolarmente mite grazie ai monti che la proteggono dalla fredda tramontana, Pegli – che tra l’altro ha dato i natali a personaggi illustri come Papa Benedetto XV ed a Fabrizio De André – ha sempre avuto, per tradizione, buone squadre a rappresentarla nel mondo del calcio ligure.
I meno giovani ricordano sicuramente con piacere formazioni importanti come l’Elah Pegli, il Gruppo C, la Levante ed ora la Pegliese, che milita con ottimi risultati in Prima Categoria, girone B. Attualmente seconda in classifica, viaggia ad una media di quasi due punti a partita (40 in 21), dietro un Baiardo che sembra irraggiungibile (51 punti), ma con conclamate aspirazioni di poter disputare i play off e giocarsi la carta Promozione.
Uno dei giocatori più interessanti, a nostro parere, è Isacco Lamperti, classe ’92, esterno alto, cresciuto nel Borgorosso Arenzano e nel Cogoleto, dove ha esordito in prima squadra due anni fa, partecipando poi, in maniera attiva, alla vittoria del torneo dello scorso campionato. Nell’ultima campagna di compra-vendite estiva, in relazione alle aumentate ambizioni della squadra cogoletese salita di categoria, è stato ceduto in prestito alla Pegliese, dove ha saputo ritagliarsi uno spazio tutto suo, realizzando sinora tre reti e maturando un’esperienza importante, che potrebbe portarlo ad un secondo consecutivo diritto, guadagnato sul campo, a giocare in Promozione.
Il mister Danilo Veloce, che lo aveva allenato nelle giovanili del Borgorosso Arenzano, lo ha voluto a tutti i costi e lo sta impostando come giocatore di fascia, facendolo lavorare molto in fase difensiva nelle situazioni di non possesso palla. Ragazzo ben voluto all’interno dello spogliatoio per la disponibilità che mette al servizio della squadra, per la passione che esprime in campo, ma anche per l’educazione e l’umiltà che sprigiona, è velocissimo sulla fascia, dove giostra al meglio. Esploderà, se riuscirà a completarsi nell’aspetto tecnico, soprattutto sotto rete, dove non ha ancora la freddezza che bisogna avere negli ultimi sedici metri.
“Siamo un bel gruppo, ci alleniamo sodo e sempre col sorriso sulle labbra, veniamo da cinque vittorie consecutive che hanno aumentato la nostra autostima, crediamo e vogliamo lottare fino all’ultimo per disputare i play off. In questa annata l’episodio più bello l’ho vissuto nella partita contro la Corniglianese: entrato nei minuti finali, con la squadra che difendeva a fatica il vantaggio di 2-1, ho segnato, quasi alla prima palla toccata, la rete del definitivo 3-1”.
Studente all’ultimo anno del liceo scientifico, ama stare con gli amici, non necessariamente dell’ambiente calcio, anche se poi ne nomina un paio cui si dice molto legato: “Tra gli ex compagni di squadra frequento Matteo Battaglia dell’Arenzano e Marco Olivieri, che aveva esordito con me nel Cogoleto, dove gioca ancora”.
Chiude dicendo: “Il goal è la sublimazione del gioco del calcio, felicità per chi segna e scoramento per chi lo subisce, ma momentaneo, solo momentaneo. Palla al centro e si va a cercare di vincere, non di pareggiare!”.
Claudio Nucci