Pd Liguria su caso Lusi: “Subito le dimissioni da senatore, mai più candidati catapultati”

Lorenzo Basso Pd

Liguria. Le notizie che emergono dalla Procura di Roma sull’inchiesta che ha coinvolto il senatore Lusi con la pesante accusa di appropriazione indebita per la distrazione di fondi per 13 milioni di euro destinati al finanziamento pubblico a La Margherita, ci ha profondamente colpito e amareggiato.

Pur non conoscendo lo stato degli atti, il fatto che, come risulta dalle notizie giornalistiche, siamo di fronte ad una sostanziale ammissione degli addebiti da parte di Lusi, fino a poco tempo fa tesoriere e responsabile legale de La Margherita, provoca in noi e in tutti i nostri elettori profondo sconcerto.

Se, come pare, le cose stanno così, si tratta di un fatto gravissimo, che richiede scelte forti e conseguenti: abbiamo apprezzato l’immediata espulsione dal gruppo; ora, in attesa che la commissione di garanzia assuma le proprie determinazioni rispetto al partito, ci aspettiamo le sue immediate dimissioni dall’incarico parlamentare, dopo essere stato eletto nelle liste bloccate proprio nella nostra regione.

Non possiamo in alcun modo sottrarci ad una reazione netta e massimamente severa di fronte ad un comportamento inaccettabile che rischia di mettere in discussione, ancora di più di quanto già non lo sia, il rapporto di fiducia tra partiti e società e sul delicatissimo terreno del finanziamento pubblico ai partiti.

Noi rivendichiamo la necessità e la giustezza di un trasparente e corretto finanziamento pubblico ai partiti, ma ciò richiede che la gestione di quelle risorse, che provengono dai cittadini, sia non solo oculata ma irreprensibile. In caso contrario è la credibilità dei partiti che viene meno.

Questa vicenda, se ce n’era bisogno, mette ancor più in rilievo non solo l’insostenibilità di una legge elettorale che produce non eletti ma nominati in Parlamento, ma anche la pratica non più tollerabile dei candidati paracadutati dall’alto. Non solo ciò deprime la rappresentanza legittima e necessaria dei nostri territori, ma impedisce, come questo caso eclatante mette in evidenza, quel necessario controllo che si può stabilire solo tra candidati del territorio e cittadini di quello stesso territorio. Questa è in definitiva la sola garanzia per evitare scelte di cui ci si possa amaramente pentire in futuro, come purtroppo è accaduto questa volta.

Non è dunque solo un augurio, ma un impegno che chiediamo al partito nazionale: mai più candidati catapultati.
Desideriamo inoltre esprimere il nostro più sincero apprezzamento per le parole di Stefano Fassina, a cui va il grazie di tutto il partito ligure. Fassina ha infatti dichiarato, nel caso di dimissioni da parte di Lusi, la sua disponibilità a rinunciare al seggio in parlamento, che a quel punto gli spetterebbe, a favore della candidata ligure e imperiese Brunella Ricci.

E’ un gesto di generosità e grande rispetto per gli elettori della nostra regione, che non solo gli fa onore, ma riconcilia gli elettori e i cittadini con la buona politica.

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