Politica

Pd Genova: sabato prima conferenza programmatica del coordinamento Municipio Valpolcevera

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Genova. Sabato 25 febbraio 2012, nalla sede di via Zamperini 11, avrà luogo la 1° conferenza programmatica del Partito Democratico del Municipio Valpolcevera dal titolo “In cammino, per una nuova tavola della Polcevera”.

Si tratta del lavoro svolto dal Partito su quattro grandi tematiche, calate nella realtà del nostro territorio (l’economia ed il lavoro – la sanità ed il welfare – la mobilità, le infrastrutture e l’ambiente – la cultura, la scuola e lo sport), che ha portato all’elaborazione di altrettanti documenti, da noi offerti come contributo per avviare un percorso di discussione e condivisione della proposta programmatica per le elezioni amministrative 2012.
Dopo la conclusione della Primaria del 12 febbraio 2012, con cui i cittadini di Genova hanno compiuto la propria scelta per il candidato Sindaco, riteniamo importante affrontare la  riflessione e la discussione sulle problematiche e sulle opportunità della nostra valle.

I documenti sono visionabili in anteprima sul nostro sito pdpolcevera.it ed inviare le vostre eventuali osservazioni all’indirizzo e-mail info@pdpolcevera.it.
Potete contattarci, inoltre, al numero 3319712116 per ogni richiesta di chiarimenti e/o delucidazioni.
Saranno presenti alla conferenza: la Sindaco Marta Vincenzi, il candidato Sindaco per il centro sinistra Marco Doria, il Segretario Regionale PD Lorenzo Basso, quello provinciale Giovanni Lunardon, il Presidente del Municipio Valpolcevera Gianni Crivello e tanti altri esponenti del centro sinistra cittadino.

“Il nuovo Coordinamento Municipale del PD della Valpolcevera si è costituito nel novembre del 2010 e, da subito, uno degli obiettivi di lavoro che ci siamo dati è stato quello di mettere in campo una Conferenza Programmatica in cui elaborare i nostri progetti per il futuro della valle. L’idea originaria era quella di offrire il punto di vista del partito come base di riflessione per i nostri iscritti, per le associazioni, per le parti sociali, per le altre formazioni politiche della coalizione nel territorio, insomma per tutta la cittadinanza, al fine di avviare un percorso di discussione e condivisione di prospettive ed obiettivi. Avevamo in mente una Conferenza vista come punto di partenza per arrivare al termine del cammino al programma elettorale municipale delle amministrative 2012. Ecco il perché del nome: “In cammino, per una nuova tavola della Polcevera”.

Gli stimoli e le idee erano tanti ma abbiamo preferito concentrarci su quattro grandi tematiche. Sono nati, così, altrettanti gruppi di lavoro che hanno unito democratici appartenenti a tutti e tre i circoli della valle. Innanzitutto ci siamo occupati di economia e lavoro quali elementi prioritari per una rinascita del nostro territorio. La nostra vallata, che un tempo era una delle principali zone industriali italiane per la presenza di industrie siderurgiche e raffinerie (con relativi problemi di carattere ambientale), ha fortemente risentito della crisi industriale degli anni ’70 che ha interessato Genova lasciando in abbandono vaste aree. A partire dagli anni ’90 il posto delle grandi imprese industriali è stato occupato da centri commerciali e da piccole e medie imprese che oggi fanno i conti con la grave crisi che ha investito il mondo intero. Nel nostro documento abbiamo provato a pensare a quali scelte strategiche puntare per il rilancio dell’economia in Valpolcevera.

Un altro argomento importante per la nostra valle è quello delle politiche socio-sanitarie. Abbiamo voluto capire quale futuro si prospetta per i cittadini nel campo della salute e del welfare. Nonostante i pesanti tagli statali inferti in questo delicato settore, siamo convinti che la qualità dell’offerta in questo campo debba essere garantita e potenziata, così come la vicinanza delle strutture e dei servizi. La persona, soprattutto se in condizione di fragilità, deve essere al centro di ogni politica.

In un territorio come il nostro, da sempre via di collegamento fra il mare e l’Europa, non potevamo tralasciare le problematiche legate alla mobilità, alle infrastrutture e all’ambiente. La Valpolcevera sconta l’oggettiva difficoltà ad una facile soluzione dei problemi connessi alla mobilità per la particolare struttura orografica del territorio. Occorre quindi pensare ad un sistema dei trasporti che integri e potenzi i servizi esistenti (metropolitana, treno, parcheggi) attraverso decisioni attente che sappiano adattarsi alla peculiarità della situazione ed indirizzare gli investimenti su opere e servizi realmente capaci di perseguire finalità di tipo più generale. Lo stesso ragionamento vale per la salvaguardia del territorio e della qualità dell’ambiente.

Ultimo tema, ma non per importanza, le attività formative e culturali. C’è infatti estremamente necessità di proporre valide e sane alternative ricreative non solo per i giovani, ma anche per adulti ed anziani, in un momento come questo dove l’alternativa alla TV sembra essere il proliferare di sale gioco e scommesse. Purtroppo la normativa dello Stato, attualmente, non pone un freno a queste iniziative, anzi le incoraggia, legando di fatto le mani ai Comuni. Nel nostro documento abbiamo provato ad immaginare una valle proiettata in una dimensione diversa dove la riscoperta degli elementi del passato, della nostra storia ricca di tradizioni e di arte, si mescolano e si fondono con le esigenze dell’attualità.

La nostra Conferenza avrebbe dovuto aver luogo, nei nostri programmi, nel novembre scorso ad un anno esatto dall’insediamento di questo Coordinamento. Sono accaduti alcuni fatti, però, che ci hanno costretti ad un cambiamento di rotta. Nel mese di novembre 2011 una parte di Genova è stata travolta dall’acqua che in poche ore ha inondato strade, case, attività e che, purtroppo, ha spezzato vite umane. La nostra valle è stata risparmiata, ma questa tragedia ha imposto silenzio, rispetto e soprattutto braccia per spalare, ripulire e per portare solidarietà e speranza. Poi è accaduto che il Governo Berlusconi, dopo averci portato sull’orlo del precipizio, ha dato quelle dimissioni da tanto tempo attese ed il Partito Democratico ha compiuto una scelta tanto coraggiosa quanto generosa: quella di guardare al bene dell’Italia e di accettare di stare in maggioranza temporanea con gli avversari di ieri e di domani e di sostenere il nuovo esecutivo. L’operazione salva-Italia, purtroppo, comprende misure dolorose che non sono esattamente quelle che avremmo voluto ma che sono dettate dall’enorme criticità e complessità della situazione attuale. Infine, in queste ultime settimane, siamo stati tutti impegnati nelle Primarie per decidere il nostro candidato Sindaco di Genova.

Adesso è finalmente giunto il momento di presentare il risultato della nostra elaborazione. Queste sono le nostre idee, a cui abbiamo lavorato a lungo, da volontari del PD, sottraendo tempo al sonno e alle nostre famiglie. Uniti dall’idea che fare politica vuol dire essere al servizio della comunità. Come democratici della Valpolcevera spesso abbiamo compiuto scelte personali diverse nei momenti in cui il Partito ci ha chiamato al confronto. Né le mozioni congressuali né le diverse opzioni dei candidati alle primarie ci hanno mai realmente diviso. Siamo sempre disponibili alla discussione franca e sincera ma siamo altrettanto pronti alla sintesi e a lottare con passione per portare avanti i nostri ideali. Siamo e saremo sempre “in cammino” con chi vorrà farlo insieme a noi, ma anche con chi la pensa diversamente e vuole spiegarci le sue ragioni. Sappiamo di essere chiamati a compiti straordinariamente impegnativi in questa fase della storia così ricca di accelerazioni con le quali spesso è faticoso tenere il passo, ma il lavoro svolto finora, che ha trovato espressione nei quattro documenti programmatici, è un contributo che riteniamo importante. E’ giusto guardare al nostro Paese, alla nostra città, alla nostra vallata con l’apprensione dovuta al particolare momento storico ma dobbiamo anche saper unire la lungimiranza necessaria per organizzare una strategia. Oggi più che mai occorre dotarsi di una visione, darsi un pensiero lungo, articolarlo nel suo dettaglio operativo, e soprattutto provare a dire cosa si vuole essere e come si vuole essere nel mondo che sta cambiando”.

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