Politica

Pd Genova, Lunardon segretario straordinario: “Non mi circonderò né di caminetti, né di direttori”

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Genova. “Dare un segnale e reagire velocemente”. E’la parola chiave del Pd, oggi riunito nuovamente in assemblea provinciale per decidere chi, pro tempore, andrà a ricoprire la carica di segretario provinciale, lasciata libera dopo le dimissioni di Victor Rasetto, accettate mercoledì scorso a ridosso della sconfitta delle primarie.

L’intesa, come da proposta del segretario regionale Lorenzo Basso, è stata raggiunta: Giovanni Lunardon, savonese e già vicepresidente del Pd Liguria, sarà il segretario provinciale straordinario fino alle elezioni e al successivo congresso.

Affollatissima la Sala del Cap in via Albertazzi, piena come la volta scorsa: davanti i maggiorenti, tra cui l’eurodeputato Sergio Cofferati, il pinottiano Simone Mazzucca, l’ex assessore Massimiliano Morettini, l’assessore al Traffico Simone Farello, il deputato Mario Tullo, poi Marcello Danovaro, capogruppo a Tursi, più a lato, e le due sconfitte alle primarie, la senatrice Roberta Pinotti in seconda fila, mentre la sindaco Marta Vincenzi più indietro, a metà sala.

“Dopo un evento come quello accaduto con le primarie, serve un congresso straordinario dove poter dibattere e capire cosa c’è alla base di quanto successo – ha detto il segretario regionale Lorenzo Basso che ha anche ringraziato il dimissionario Rasetto – Non è solo colpa di uno”. Ma “ora dobbiamo occuparci del periodo elettorale, con un nuovo segretario che condurrà il Pd all’appuntamento elettorale e al congresso”. Sarà poi l’assemblea degli iscritti a decidere il dopo: “il come lavorare e gli iter da seguire”.
Il rinnovamento tanto chiesto dalla base si vedrà “già nelle liste elettorali” e poi “sarà il congresso a decidere”.

Oggi intanto c’è stato anche un mini vertice con Marco Doria in Regione. “Con lui abbiamo già parlato diverse volte, incontri positivi”, ha detto Basso senza rivelare di più. Tutto è dunque rimandato a domani, quando il nuovo segretario Lunardon prenderà le redini del partito.

E a proposito di Doria “il nostro candidato”, adesso tutto il partito “deve procedere pancia a terra – conferma Mario Tullo – abbiamo bisogno di energie fresche e sarà questo il compito del nuovo segretario. Il Pd è fatto di tante persone con esperienze diverse, ma in primis dobbiamo trovare serenità per affrontare una campagna elettorale che, come detto da Doria, ha nel Pd il suo perno centrale e che vedrà premiato il centrosinistra”. Anche se, conclude il deputato, la vittoria “non è in tasca e andrà conquistata in campagna elettorale. Giovanni Lunardon può farcela”.

Poco dopo le 19.30 l’assemblea provinciale ha votato per acclamazione.
“Siamo fieri di anni di amministrazione e ora il Pd deve dimostrare di essere coraggioso – ha ribadito Giovanni Lunardon nel suo intervento poco prima dell’acclamazione come si legge sulla diretta Twitter #openpdge – E’ finito un modello di città iniziata negli anni 90, questo richiede innovazione di classe dirigente politica ed economica”.

Il compito ora “è quello di far vincere il centro sinistra alle elezioni e poi subito congresso”. Per far questo “coinvolgerò tutto il Partito a partire dalla base, dai circoli, non mi circonderò né di direttori né di caminetti”.

Da Lunardon è arrivato anche il sostegno all’attuale amministrazione per le prossime decisioni. Infine una nota per sdrammatizzare: “Giuseppe Noberasco da savonese guidó i genovesi alla liberazione della città”.

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