Passo del Faiallo. La turbina della Provincia da tre giorni si fa strada tra i muri di neve per liberare la carreggiata dai cumuli bianchi formati dalle bufere del vento nelle settimane del gelo “È l’immagine più eloquente della situazione sulla provinciale del Faiallo – dice l’assessore Piero Fossati che coordina le operazioni – e di quale impegno richiedano questi complessi interventi agli uomini della Provincia”.
I chilometri da liberare sono otto e mezzo, la parte più esposta e rocciosa, a mille metri di quota aggrappati a strapiombo allo spartiacque, della parte genovese di questa strada, che collega la Valle Stura all’entroterra savonese, e per completare gli sgomberi la Provincia ha fatto entrare in azione con la turbina anche uno spazzaneve.
“Oggi il vento soffia di nuovo forte – dice Fossati – e il passo è ricoperto dalla nebbia, ma gli uomini non si sono fermati. Negli ultimi chilometri ci sono speroni dove il vento ha formato cumuli alti anche sette metri e la turbina ha faticato molto ad aprirsi la strada”.
Domattina attaccherà l’ultimo tratto e il passo dovrebbe essere libero entro mezzogiorno. Prima di riaprirlo al transito, però, l’assessore Fossati attende l’esito del sopralluogo dei suoi tecnici e del Corpo Forestale al quale ha chiesto collaborazione perché ha in dotazione speciali strumenti per misurare la consistenza e la solidità dei cumuli: “Ci sono muri di neve alti anche sette metri ai lati della carreggiata – dice l’assessore provinciale – e vogliamo
evitare il rischio di slavine per poter considerare agibile il Faiallo”.