Genova. “Noi abbiamo esercitato l’azione penale convinti che ci fossero solidi elementi di accusa nei confronti di Rasero. Spetterà ora al Procuratore generale valutare le argomentazioni della Corte d’Assise d’Appello e decidere se impugnare o meno la sentenza”.
Questo il commento di Vincenzo Scolastico, procuratore capo facente funzioni di Genova, due anni fa ha coordinato insieme al pm Marco Airoldi le indagini sull’omicidio del piccolo Alessandro Mathas, dopo che la corte d’assise d’appello ha pronunciato la sentenza di assoluzione per non aver commesso il fatto nei confronti di Antonio Rasero, l’ex broker condannato in primo grado a 26 anni di reclusione per l’omicidio del bimbo, figlio della sua ex compagna Katherina Mathas.
Proprio sulla Mathas, attualmente indagata per concorso in omicidio e per abbandono di minore seguito da morte, Scolastico ha detto: “Aspetteremo le motivazioni della sentenza per valutare cosa fare nei confronti di Katerina Mathas”.
“Non rilasciamo dichiarazioni su processi riguardanti altri”. E’ il commento degli avvocati difensori della donna, Paolo Costa e Igor Dante, interpellati dopo la sentenza di assoluzione di Rasero. “Sono allibita” ha commentato invece Katarina Mathas, alla notizia.