Naufragio Concordia, pesanti accuse per Schettino: il gip chiede il probatorio anche per i 7 nuovi indagati

Costa Concordia

Grosseto. Nell’ambito dell’inchiesta legata al naufragio della Costa Concordia, arrivano pesanti accuse per il comandante Francesco Schettino. È accusato dagli inquirenti di aver fatto rallentare la nave per terminare con calma la propria cena, ordinando poi un’accelerazione verso l’Isola del Giglio, per non accumulare ritardo, a una velocità di circa 16 nodi, non curante della vicinanza di ostacoli e bassi fondali.

La procura di Grosseto sostiene che in quelle condizioni non si poteva agire in modo efficiente per bloccare la nave ed evitare l’impatto con gli scogli. Nel processo, il ministero dell’Interno e il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti sono identificati come parti offese.

La Procura di Grosseto ha inoltre chiesto al gip d’estendere l’incidente probatorio della scatola nera, che si svolgerà il 3 marzo al Teatro Moderno della città, ai nuovi sette indagati degli alti vertici di comando della nave, oltre a Schettino e Ambrosio, ai quali è arrivato ieri l’avviso di garanzia.

La procura punta il dito anche contro il comandante in seconda della nave Roberto Bosio, gli ufficiali in plancia Silvia Coronica, Salvatore Ursino e Andrea Bongiovanni, più i responsabili ‘di terra’ della Compagnia Costa Crociere Spa, Manfred Ursprunger, Roberto Ferrarini e Paolo Parodi.

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