Genova. Destinare “un euro per ogni nuova polizza e conto corrente” alle cooperative per creare lavoro pulito e consentire ai giovani uno straordinario riscatto in termini di libertà, promuovendo così principi quali lo sviluppo sostenibile e la giustizia sociale.
L’impegno contro le mafie e l’affermazione di una cultura della legalità si traducono nella concreta iniziativa promossa dal Gruppo Unipol e dalla Fondazione Unipolis a favore delle cooperative di Libera Terra, nate sui beni confiscati ai boss.
Di tutto questo si è parlato nel corso di un incontro che si è svolto oggi presso la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università degli Studi di Genova e che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Don Luigi Ciotti, presidente e fondatore di Libera e di Pierluigi Stefanini, presidente del Gruppo Unipol. L’iniziativa è inserita, tra l’altro, nel percorso che porterà alla manifestazione del 17 marzo a Genova per la XVII^ Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie.
Da molti anni il Gruppo Unipol e la Fondazione Unipolis sostengono le nuove cooperative costituite dai giovani sui beni confiscati alle mafie in Sicilia, Calabria, Puglia e Campania, in particolare destinando un euro per ogni nuova polizza stipulata da aderenti alle Organizzazioni socie e convenzionate (Cgil, Cisl, Uil, Cia, Confesercenti, Cna, Legacoop, Arci e Sunia), con la collaborazione degli Agenti Unipol e per ogni nuovo conto corrente aperto in
Unipol Banca.
In sei anni, Unipol ha destinato oltre 900 mila euro a Libera Terra, da ultimo a favore della cooperativa “Libera Terra Crotone” a Isola Capo Rizzuto e Cirò in Calabria. Ad essi vanno aggiunti i contributi che annualmente la Fondazione Unipolis destina alle attività sociali e culturali di Libera.
Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”. Un impegno che continua anche nel 2012. Quest’anno il contributo della campagna “Un euro per ogni nuova polizza e conto corrente” sarà devoluto alla “Cooperativa le terre di Rosario Livatino – Libera Terra”, dal nome del giudice, assassinato dalla mafia il 21 settembre 1990, che aveva avviato le indagini che portarono al sequestro di 250 ettari di terreno che si trovano nel Comune di Naro, in provincia di Agrigento.
L’incontro di stamane è stato aperto dai saluti del Magnifico Rettore dell‟Università di Genova Giacomo Deferrari che lo ha patrocinato e dell’Assessore Regionale Sergio Rossetti; sono poi intervenuti Alba Lizzambri, Presidente del Consiglio Regionale Unipol della Liguria, Anna Canepa, Magistrato della Direzione nazionale Antimafia, Davide Pati, Responsabile beni confiscati di Libera. A conclusione, gli interventi di Don Luigi Ciotti e di Pierluigi Stefanini e un aperitivo con i prodotti di Libera Terra.