Genova. Sogni, speranze, attese, tutto finito almeno fino a giugno? Neanche per idea, ovviamente. Certo è già cominciata la valutazione sulla bontà degli acquisti, con questa pervicace tendenza a guardare cosa è accaduto nel last minute e non quello che è accaduto durante tutta la finestra di gennaio. Effettivamente anche per il Genoa, maestro del last minute (sappiamo che è cosi tanto citata, ma quella busta volata oltre il muro per determinare l’acquisto di Milito rimane mitica), qualcosa all’ultimo secondo stava accadendo: lo scambio De Silvestri-Mesto e quell’interessamento per Ambrosini che avrebbe dovuto coprire la cessione definitiva di Kucka. Infine la cessione di Dainelli.
Il Genoa ora è qua già a coccolarsi i suoi nuovo campioni (Alberto Gilardino in primis) e a godersi i complimenti di tutti i giornali sportivi che hanno reputato quello del Grifone, assieme a quello della Juve, il miglior mercato di riparazione. Tra i campioni ci sarà, molto probabilmente, anche Ciro Immobile che arriverà alla corte di Enrico Preziosi (e Pasquale Marino?) l’anno prossimo.
Le punte, appunto. Questo ora è il tasto dolente. Non in entrata (augurando lunga salute a Rodrigo Palacio) quanto in uscita. Zè Eduardo piagnucola, Pratto sbuffa, Jorquera scalpita.
Il primo è destinato a essere venduto, il secondo è al confine tra una cessione e la consapevolezza che se Palacio e Gilardino dovessero tirare il fiato non c’è nessuno che possa sostituirli, Jorquera rimarrà saldamente rossoblù, ma è già uno di quei tormentoni tipici del calcio italiano (giusto per fare qualche paragone scomodo: come il Diego bianconero mandato via in virtù del 4-4-2 di Del Neri, o come Sneijder alle prese con mister Ranieri, il Jorquera trequartista non trova posto in alcun modulo di Marino).
Zé Eduardo che Preziosi vorrebbe riportare in Brasile anche a piedi e che ieri Twitter scriveva :”Che freddo quanta neve a Genova” (come a dire: “Sono qui, sono restato”), è stato rifiutato dal Cesena che gli ha preferito l’usato garantito di Vincenzo Iaquinta, e perso il terno per il West Ham (chissà che freddo, da quella parti, caro Zé Eduardo). Ora gli rimane solo il mercato sudamericano e naturalmente quello russo, entrambi ancora parti. Il procuratore Di Marzio parla per lui di un interessamente del Bahia, club brasiliano.
Per Pratto si parla di Argentina, ed effettivamente potrebbe profilarsi la prospettiva di un prestito, ma a quel punto la società preferirebbe monetizzare o tenere il ragazzo come sostituto di Gilardino.
Per Jorquera si è detto. Lo staff tecnico vorrebbe provare a trasformarlo in un vice Palacio, facendogli seguire le orme. Anche perché se gli spifferi del mercato hanno solo sfiorato il buon Rodrigo a questo giro, se continua a giocare a questi livelli sarà difficile trattenerlo a Genova e chissà che il nuovo tridente non possa essere Jorquera, Gilardino, Immobile: e in questo caso più che un sogno è una speranza, considerato che i tre giocatori sono già rossoblù.
Intanto, in prospettiva del match contro la Lazio, Klose è infortunato ed è davvero difficile il recupero per domenica prossima. Un vantaggio certo per la difesa rossoblù ultimamente traballante.