Genova. Sono oltre 130 i casi di dipendenza da gioco affrontati dalla Fondazione antiusura della curia genovese: “C’è un operaio che ha perso 24 mila euro per comprarsi Gratta e vinci – spiega monsignor Marco Granara presidente della Fondazione antiusura – un imprenditore che si è visto portar via dagli usurai due appartamenti e che ha rubato 8 mila euro all’anziana madre per poter continuare a giocare, una nonna che si è giocata 50 mila euro”.
In città ci sono 60 sale da gioco allestite a Genova e oltre 2.100 esercizi commerciali che ospitano slot machine. Numeri da record che saranno alla base del convegno di venerdì le cui conclusioni sono affidate dall’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco.
Diversi i temi che verranno affrontati nel convegno: dalla necessità di modificare la legge sul gioco d’azzardo, a quella di monitorare le proposte di legge sulle pubblicità dei giochi a premi, dall’idea estendere la legge restrittiva sul fumo a quelle sui giochi, alla proposta di avviare una campagna di boicottaggio sui locali che ospitano videopoker e slot. .
La Fondazione antiusura della curia di Genova fu fondata 15 anni fa dal cardinale Tettamanzi ed è tuttora attiva con il contributo della curia genovese.