Genova. Non si tratta del virus AH1N1, quello derivato dall’influenza suina, bensì del più semplice AH3N2. Poco importa, però, ai tanti che in questi giorni sono a letto, colpiti dall’influenza.
In tutta la provincia di Genova si è registrato un aumento esponenziale delle persone colpite dal morbo. I calcoli sono difficili da fare, ma sembra che i malati si aggirino in questi giorni attorno alle 20.000 unità.
Più o meno ovunque la scena è sempre la stessa: centralini della guardia medica intasati, pronto soccorsi vicini al limite di guardia e reaprti che allestiscono posti letto in più, per far fronte ad un eventuale emergenza.
Finora, comunque, la situazione rimane nella norma. Certo il freddo non aiuta, ma l’andamento della diffusione del virus è in linea con gli anni scorsi. Niente tregua, però, per almeno altre due settimane: il picco influenzale è arrivato, ma l’andamento della malattia è destinato a salire fino alla metà di febbraio.
Lo si evince dai dati diffusi da Influnet, la rete italiana di monitoraggio dell’influenza, che spiegano, inoltre, come i soggetti maggiormente colpiti siano quelli in età pediatrica tra 0-4 anni (23,9 casi per mille) e tra 4-14 anni (19 per mille).
Meno colpiti gli anziani: sembra quindi che le campagne di vaccinazione abbiano funzionato. 30 mila, quest’anno, gli immunizzati, con una flessione del 10% rispetto all’anno scorso.