Genova. Nei giorni scorsi, il Nucleo di Polizia Tributaria di Genova ha concluso una complessa indagine, in materia di contributi pubblici erogati da “Sviluppo Italia” e destinati alla creazione di nuove imprese e posti di lavoro.
Le iniziative economiche finanziate, che avrebbero dovuto permanere in attività per almeno 5 anni, quale condizione per avere diritto ai contributi, venivano invece tenute solo il tempo strettamente necessario alla percezione dei finanziamenti pubblici, cessando poi di operare.
Gli artefici della truffa sono risultati due commercialisti genovesi, che ingaggiavano parenti, amici o persone compiacenti, in alcuni casi soggetti che si trovavano in stato di disagio economico, affinché si prestassero ad assumere la titolarità di imprese, nei settori finanziati del noleggio di macchinari ed attrezzature edili, dei servizi di accesso ad “internet” o delle consulenze tributarie, allo scopo di ricevere le agevolazioni pubbliche e poi cessare l’attività.
Le persone compiacenti, che venivano remunerate con una quota dei contributi incassati, non possedevano, nella quasi totalità, alcuna capacità tecnica o manageriale per operare nell’impresa alla quale venivano preposti.
È stata accertata, nel complesso, l’indebita percezione di finanziamenti pubblici per un importo di oltre 1 milione e 200 mila euro; sono state denunciate 14 persone per associazione per delinquere, finalizzata alla truffa aggravata ai danni dello Stato.