Genoa, mister Marino: “L’assenza di Gilardino si sente”

Pasquale Marino

Genova. Ancora una sconfitta per il Genoa, questa volta in casa. Mister Marino spiega il momento negativo con l’assenza di Gilardino. “In una settimana abbiamo dilapidato quanto di buono avevamo fatto fino ad ora – spiega il tecnico rossoblù – in casa si sente ancora di più l’assenza di un giocatore come lui. In una settimana non abbiamo segnato nemmeno una rete quando prima ne avevamo fatte 12 in quattro gare. Oggi siamo stati poco lucidi negli ultimi metri, abbiamo fatto tanto possesso ma sbagliato le rifiniture e le occasioni importanti che abbiamo avuto”.

“Non credo meritassimo la sconfitta, il risultato è bugiardo, il pareggio sarebbe stato più giusto – ha aggiunto Marino -. Abbiamo fatto la gara senza però essere veloci nel far girare la palla e soprattutto eravamo troppo prevedibili. Purtroppo non abbiamo giocatori in organico che possano sostituire Gilardino ma non è solo questo. C’é amarezza e delusione ma ora dobbiamo rialzarci subito”. La sconfitta obbliga i rossoblù a guardarsi le spalle. “Dobbiamo fare punti per ritrovare la tranquillità, oggi c’era poco da lottare perché in realtà la palla l’avevamo quasi sempre noi. Loro dopo il gol si sono chiusi e sono stati bravi a spezzare il ritmo anche con falli sistematici e tattici”. Marino è arrabbiato anche perché andranno in squalifica Sculli e Biondini in una situazione già d’emergenza, Dovremo avere lo spirito battagliero dei nostri avversari per le prossime gare”.

Se l’assenza di Gilardino rende in Genoa meno pericoloso fa sorridere invece Di Carlo che con i rossoblù ha conquistato sei punti. “Vincere qui non è mai semplice, è un’impresa e devo fare i complimenti alla squadra. Negli episodi siamo stati più concreti. Bravo poi Sorrentino su Jankovic, la sua parata vale come un gol segnato. Torniamo a casa con tre punti meritati ma complimenti al Genoa che non ha mai mollato. Oggi a loro mancava Gilardino a devo dire che per questo siamo stati fortunati”. Tre punti fondamentali per una lotta salvezza sempre più intricata. “Credo che la quota si sia alzata, ci vorranno almeno 42 punti per essere tranquilli. Adesso l’importante sarà mantenere l’equilibrio e non avere brividi o paure”.

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