Genova. Ancora una sconfitta, ancora un risultato semi-tennistico e ancora un’occasione persa per fare il salto di qualità. Perchè le imprese di Marassi non possono bastare al Genoa per acciuffare un posto in Europa, se poi lontano da Genova si butta via tutto con prestazioni francamente sconcertanti.
Lo stupore è d’obbligo se, dopo il Napoli, il Cagliari ed il Palermo, anche il Catania per 90 minuti sembra il Barcellona e dei Grifoni non vi è mai traccia.
Mancava Gilardino. Quest’anno il Genoa non è certo fortunato quanto ad infortuni, questo è indubitabile. Però tutto ciò non basta a spiegare quanto accade puntualmente in trasferta. L’assenza di Gila si è fatta sentire, tanto è vero che Palacio a Catania è sembrato lontano parente di quel giocatore decisivo e spumeggiante delle settimane scorse. Ecco forse spiegata la sterilità offensiva di domenica scorsa. Rimane intatto, però, il rebus difesa.
Perchè è vero che anche in casa i gol subiti sono tanti, ma in quei casi è altrettanto vero che lo spirito messo in campo in quelle occasioni è ben diverso: si controbatte colpo su colpo e certo non ci si abbandona alla furia degli avversari.
E poi rischia di mettercisi anche la cabala: le ultime clamorose sconfitte per il Genoa sono arrivate tutte nel sud Italia. Arriva qui però un dato positivo: i “viaggi” nel Mezzogiorno per quest’anno sono quasi finiti. Almeno questo tranquillizza un po’.