Il Genoa piega anche la Lazio in quel di Marassi. La squadra sembra aver trovato anche ritmo. Sicuramente meccanismi e ordine sono diversi.
Frey 6,5 – mette il timbro nel primo tempo con un volo su colpo di testa di Klose, che lo batte solo su rigore. Sorpreso da Gonzales. Fotografico.
Mesto 6 – comincia bene, poi quando la Lazio cresce pasticcia sul rigore e ricorre alle maniere forti. Rude.
Granqvist 7 – cioè, davanti ha Klose. E invece, gioca una partita attenta, clava quando c’è da usarla, fioretto quando è possibile. Misurato.
Kaladze 6,5 – non lo si nota troppo, è questo per un difensore è sempre positivo, meno esuberante del compagno di reparto ma più ordinato. Paziente.
Constant 6 – più dinamico, più pimpante, meglio qui che a centrocampo, però non è un esterno basso e lo si vede sul gol di Gonzales. Flessibile.
Jankovic 7,5 – lo diciamo da settimane, giocatore ritrovato, cattivo, voglioso, pratico, potente. Ne volete un altro? Cinico. Dal 42’ del st. Birsa sv. – entra per far applaudire Jankovic. Servizievole.
Kucka 5,5 – inizia da leone e finisce da pecora, nel senso che perde coraggio con l’andare dei minuti, finisce per fare qualche fallo di troppo e forse meriterebbe l’espulsione. Discendente.
Biondini 6,5 – si deve spolmonare, non tanto in largo quanto in lungo, le trame biancocelesti passano soprattutto dalle vie centrali e talvolta è costretto alle cattive. Acciaio.
Sculli 6,5 – sta ritrovando i suoi ritmi, spiega a Konko chi fosse il laterale più forte del Genoa targato Gasperini. Pendolo. Dal 27’ Belluschi sv – assaggia il prato di Marassi. Presente.
Palacio 7,5 – ok, forse non voleva fare quel gol lì, però anche solo che voler andare di tacco su un corner è un’idea mica male. Visionario.
Gilardino 7 – gli manca solo il gol e se cominciasse a trovare con frequenza la porta andrebbe di filato in nazionale: corre, difende la palla, salta l’uomo e mette in allarme tutta la difesa. Meraviglioso.
Marino 7 – senza clamori, senza promesse, senza scadenze, il Genoa migliora di domenica in domenica. Autorevole.