Cronaca

Fincantieri, niente sopralluogo per la commissione d’inchiesta, Piredda: “Faremo una ricognizione via mare”

Blocco Fincantieri 29 giugno

Regione. La commissione regionale d’inchiesta su Fincantieri, presieduta dalla consigliera Idv Maruska Piredda, non potrà effettuare alcun sopralluogo ufficiale nel cantiere di Sestri ponente. A negare la ricognizione è il regolamento aziendale che consente i sopralluoghi solo ai vertici istituzionali. E i vertici di Fincantieri non interverranno in audizione presso la commissione, dove però hanno fatto recapitare la documentazione inerente il piano di riorganizzazione e l’accordo siglato in data 21 dicembre.

Il lavoro della commissione regionale d’inchiesta si preannuncia perciò in salita: “Ci rammarica molto – spiega Maruska Piredda – il fatto di non poter effettuare il sopralluogo, frenati e impediti da un ordinario regolamento aziendale. In questi termini valuteremo la possibilità di eseguire una ricognizione via mare, per tentare, quantomeno, di ottenere un quadro più completo delle condizioni infrastrutturali dei cantieri, a partire dagli stabilimenti di Riva e quello di Sestri.

Questo anche se, lo dico per dovere di cronaca, Fincantieri ci ha garantito che sarà cura dei vertici aziendali fornire alla commissione d’inchiesta regionale un resoconto dettagliato dei progetti innovativi su cui sta lavorando”.

Sulla stessa linea le parole del vicepresidente della commissione, Lorenzo Pellerano (Lista Biasotti): “Al di là dell’indisponibilità dell’Azienda al confronto con la Commissione in questa fase si tratta comunque di una prima interlocuzione. La speranza è che in futuro si possa instaurare un reale e fattivo rapporto di collaborazione e Fincantieri si dimostri interessata alle proposte che verranno dalla Regione.”

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.