Ex Ccs, condannati Castellini e Cavagnis. Assolto Oppedisano: “Vado a dirlo al partito”

palazzo di giustizia tribunale genova

Genova. I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Genova Massimo D’Arienzo, Luisa Carta ed Elena Minici nell’ambito del processo di primo grado che vedeva alla sbarra i vertici dell’ex Centro di cooperazione allo sviluppo (Ccs) hanno condannato Simone Castellini e Patricia Cavagnis rispettivamente alla pena di un anno e dieci mesi e un anno di reclusione, entrambi con il beneficio della condizionale. Assolti Corrado Oppedisano, all’epoca presidente del Ccs ed Enrico Crespi.

Secondo l’accusa gli imputati avrebbero dirottato su conti esteri parte dei fondi devoluti all’associazione e destinati all’adozione a distanza di bambini africani e a opere umanitarie. Le accuse più pesanti riguardavano l’ex segretario dello Sdi ligure Corrado Oppedisano, assistito da Andrea Vernazza e l’avvocato Simone Castellini (difeso da Alessandro Vaccaro), segretario dell’organizzazione. Ai due il pubblico ministero Francesco Pinto aveva contestato il reato associativo, oltre all’appropriazione indebita chiedendo rispettivamente cinque anni e quattro anni e sei mesi di reclusione.

Il Tribunale ha assolto Castellini e Oppedisano per il reato associativo, condannando il solo Castellini per l’appropriazione indebita: “Siamo contenti che sia caduto il reato associativo – ha commentato Alessandro Vaccaro, difensore di Castellini – anche se al momento non ci è chiaro il conteggio che ha fatto il tribunale rispetto all’appropriazione indebita contestata al nostro assistito”.

Emanuele Tambuscio, difensore di Patricia Cavagnis, ex responsabile del Ccs per il Mozambico che avrebbe distratto fondi per versarli su un conto di Castellini, sottolinea che: “La mia assistita, con le dichiarazioni rese a suo tempo ai carabinieri, ha di fatto confessato il reato per il quale è stata condannata. C’è da dire che lei non ha mai intescato soldi ma ha solo assecondato le richieste dei suoi superiori. Quando ha deciso di interrompere i versamenti è stata licenziata”.

Soddisfatto Corrado Oppedisano: “E’ stata una sofferenza lunga sei anni, sei anni di lontananza dalla società e dalla politica. L’assoluzione piena si commenta da sola. Ora vado a dirlo al partito, e poi andrò da mia madre, la persona che più di ogni altra ha sofferto per questa vicenda”.

Con Oppedisano è stato assolto anche Enrico Crespi (ex referente dell’associaizone per l’Asia) L’indagine, che portò nel novembre 2006 all’arresto di Castellini, Oppedisano e Curzi, era partita proprio dalla testimonianza resa ai carabinieri del nucleo di San Martino di Patricia Cavagnis e dall’ex presidente dell’associazione Veziano Armandi. Oltre a Marco Curzi, che oltre a patteggiare la pena ha anche risarcito l’associazione, ha uscire dal processo è stato anche Mauro Di Palma, ex collaboratore per le false fatturazioni relative a presunte campagne di sponsorizzazioni. Anche per lui un anno e sei mesi con la condizionale.

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.